mercoledì 27 maggio 2009

Barbara Mori: Non vedo solo Bollywood e Hollywood nel mio futuro di attrice

Barbara Mori è una delle attrici più belle dell'America Latina. Uruguayana (è nata a Montevideo nel 1978), ma con madre messicana, ha vissuto l'infanzia tra Uruguay e Messico, fino a stabilirsi definitivamente a Città del Messico nel 1990. Ha iniziato la sua carriera giovanissima, come modella. Il passo alla recitazione è stato immediatamente successivo. Barbara è stata nel cast di alcune delle telenovelas più significative della tv messicana, a cominciare da Mirada de mujer, che aveva per la prima volta come protagonista una donna di età matura innamorata di un uomo molto più giovane (Barbara interpretava la sua primogenita), per passare ad Azul tequila e arrivare a Rubi, la telenovela che le ha dato fama internazionale e in cui interpretava la protagonista, una mala descarada y ambiciosa, sfacciata e ambiziosa che, causa moralismo delle novelas, fa una brutta fine, perché alle donne, in fondo, è consentito essere mogli e madri: aspirare a essere ricche e utilizzare fascino e bellezza per sposare un uomo, quello no, non va bene e dunque chi lo fa finisce male. 
Arrivata al successo con le telenovelas, Barbara le ha lasciate alcuni anni fa, dedicandosi finalmente al cinema. Nel su curriculum c'è La mujer de mi hermano, accanto a due dei sex symbols più amati del subcontinente, il colombiano Manolo Cardona e il peruviano Christian Meier. Tratto da un libro di Jaime Bayly, il film è stato uno dei più visti del cinema latinoamericano degli ultimi anni e ha animato il gossip del subcontinente perché Barbara e Manolo si rincontravano dopo un'appassionata storia d'amore lunga vari anni e terminata da poco ai tempi del set. 
Adesso l'attrice è sugli schermi con Cosas insignificantes, in cui interpreta una donna che scopre di avere una leucemia. La cosa che ha colpito è che, durante la presentazione del film alla stampa, Barbara ha raccontato che proprio durante le riprese ha scoperto di avere un tumore all'utero; quando la protagonista del film ha sacrificato alla malattia la lunga chioma scura i propri capelli, anche Barbara lo stava in fondo facendo nella vita. Adesso, tornata splendida, con i capelli lunghi e i bellissimi occhi verdi in primo piano, l'attrice uruguayana racconta la sua malattia con la tranquillità di chi l'ha vinta e l'inquietudine di chi sa che dovrà sottoporsi sempre a periodici controlli: "Per questo invito le donne alla prevenzione. Fate i controlli periodicamente, per salvarvi la vita" dice. Lei, che ha un bambino di 11 anni, Sergio, nato dalla relazione con l'attore messicano Sergio Mayer, li ha fatti, si è operata, non è dovuta passare per la chemioterapia e anche per questo ha usato la sua fama per far parlare del tumore e delle possibilità di vincerlo. 
Il ritorno al lavoro è passato non solo per il lancio di Cosas insignificantes, ma anche, e forse soprattutto, per la sua presenza a Cannes. Bellissima, davvero come poche, in nero e con uno splendido collier di diamanti, ha accompagnato i produttori di Kites, il suo primo film a Bollywood, che conta su un budget di 30 milioni di dollari, inusuale per l'India, per conquistare finalmente il pubblico straniero. A Cannes si sono visti solo dieci minuti del film e la coppia protagonista, Barbara Mori, per l'appunto, e Hrithik Roshan. "I progetti che mi mandava il mio agente negli Stati Uniti non mi convincevano, non volevo essere la solita latina sexy o stereotipata dei film di Hollywood, così quando il mio agente mi ha detto che il regista indiano Anurag voleva conoscermi, sono volata a Los Angeles. Ho conosciuto i produttori e Anurag, mi hanno letto la sceneggiatura e mi ha affascinato; Kites è una storia d'amore meravigliosa, tipo un Romeo e Giulietta da tagliarsi le vene, però ha anche azione, è in inglese e si muove tra Las Vegas, Los Angeles e l'India" ha raccontato entusiasta Barbara Mori alla stampa ispanica. La cosa migliore del film è "l'amore, mi piace che sia una storia romantica perché penso non ci sia niente di più bello nella vita che essere innamorati. E la storia di questo film è bella perché l'idea è che l'amore supera le frontiere; l'ho vista ieri per la prima volta e ho pianto per l'emozione". La cosa più difficile di un film a Bollywood è stata "la direzione di Anurag. Arrivavamo sul set con tutto già provato e sapevamo perfettamente cosa avremmo dovuto fare, poi lui ci diceva all'improvviso, "no, sapete cosa facciamo? meglio improvvisare" e questo ci disorientava completamente". Le altre sfide affrontate, "la lingua e il cibo".
Ma, nonostante le difficoltà, la fascinosissima attrice è innamorata del film e dell'India: "Lavorare lì è molto diverso, ho passato di tutto, dal non capire Anurag, perché il suo inglese è diverso dal nostro, a vivere le prove più impressionanti di affetto e amicizia da parte degli indiani. Stare lì è stato incredibile e sono tornata piena d'amore per tutte le persone con cui ho lavorato, dai responsabili del guardaroba all'autista, dalle persone della produzione a chi mi faceva trovare le mele nel camper. Tutti mi hanno dato molto amore. Sono stata due mesi lontano dalla mia famiglia, dal Messico e da mio figlio, che non ho visto per i due mesi delle riprese, ma ho potuto sopportarlo grazie a tutto l'amore che mi hanno dato". E la vera sorpresa è stato lavorare con Hritnik Roshan, che in India è un'autentica star, per spiegarlo Barbraa dice "è come se fossi andata a Hollywood a fare un film con Brad Pitt".
"E' stata una follia, Hritnik muove le masse, in aeroporto bisognava andare piano tra le persone della sicurezza che facevano spazio per poter passare, davvero impressionante e lui è una bellissima persona, per questo è arrivato dove arrivato". Più Bollywood che Hollywood nella carriera di questa bellissima uruguayana dagli occhi verdi e dal cognome giapponese, ereditato dal nonno paterno? Lei non si pone limiti: "Mi piacerebbe fare di tutto, non solo Hollywood, Bollywood o il Messico". Insomma, se l'Europa chiama, Barbara c'è. E il pettegolezzo la segue: nel viaggio a Cannes ha fatto scalo a Madrid, dove Manolo Cardona è protagonista della terza serie di Sin tetas no hay paraiso; e lui si è fatto poi vedere a Cannes. Pare si stiano riavvicinando al suono della luce, dopo vari anni di lontananza.
Le fto di Barbara a Cannes sono state pubblicate da vari forum ispanici.