lunedì 6 luglio 2009

William Levy, il Brad Pitt latino, sogna il cinema

4.jpg (13412 byte)Se scrivete William Levy su Google vi appariranno 15,2 milioni di risultati, poco meno dei 15,6 milioni di un altro William, Shakespeare. I media messicani assicurano che l'attore su cui si stanno mettendo più video su youtube e che più si cerca su google e affini in questo momento è William Levy. Non c'è giorno in cui i programmi del gossip della tv messicana, più indecenti degli omologhi spagnoli, il che è tutto dire, non dedichino un servizio o una battuta alla vita sentimentale o alla carriera di William Levy.
Insomma, nel caso non si fosse capito, questo cubano alto e biondo, dal sorriso encantador e una vaga somiglianza con Brad Pitt, che è stata la sua fortuna, ma anche la sua croce, è l'attore del momento di Televisa, la più importante tv esportatrice di telenovelas in lingua spagnola, e dunque dei Paesi in cui arrivano le novelas messicane, Stati Uniti in testa. Merito di tutto ciò, un paio di telenovelas abbastanza dimenticabili, che però hanno lanciato il suo sorriso luminoso e il suo corpo atletico, e di una donna, Carla Estrada, la più potente produttrice di Televisa, che lo ha voluto nel cast di Pasión, nonostante la sua brevissima e mediocre carriera precedente. Era la stagione 2007-08 e da allora la carriera del cubano non si è più fermata, passando per l'insulsa Cuidado con el angel, grande successo di audience grazie a lui e alla partner Maite Perroni, e, ritornando, non appena terminate le riprese di Cuidado, sotto l'ala attenta di Carla Estrada, che lo ha voluto protagonista della sua attuale telenovela, Sortilegio, remake di Tu o nadie (Cuore di pietra su Rete A, in Italia, negli anni 80). Ed è in Sortilegio che Levy, bellissimo come pochi, si trova alla prima vera prova d'attore di una carriera finora guidata più dalla sua avvenenza che dalle sue doti recitative, avendo tra le mani un personaggio che richiede sfumature interpretative. Lui lo sa e non nasconde inquietudini e ambizioni (del resto ha anche sempre preso le distanze dal suo personaggio passivo e piangente di Cuidado con el angel): "Sono grato per tutto quello che ho avuto la possibilità di fare finora, ma mi piacerebbe che mi chiamassero anche per fare il cattivo, il gay, l'antipatico, che mi mettessero alla prova in altri ruoli. Alejandro Lombardo di Sortilegio è il personaggio più completo che mi è toccato ed è la più grande sfida della mia carriera perché in lui si possono identificare anche gli uomini, tutti vorrebbero essere come lui".
I cubani che lasciano la Isla per sbarcare a Miami hanno tutti alle spalle una storia avventurosa, che vale un romanzo. William Levy non fa eccezione. Nato a L'Avana nel 1980, maggiore di tre figli di una coppia separatasi presto, cresciuto in un ambiente femminile, è arrivato a Miami a 15 anni, al seguito del patrigno, dissidente politico, e di sua madre. "Se vuoi raggiungere le tue mete, non puoi rimanere a Cuba, per questo me ne sono andato" dice oggi che ha la cittadinanza statunitense, ma non ha rotto i rapporti con l'isola: "Torno a Cuba appena è possibile. Non so come fanno gli altri a non tornarci, è la mia terra, c'è la mia famiglia. Da quando ho iniziato a lavorare come attore non sono più andato perché non ho tempo, manco da cinque anni, so che mia nonna e i miei cugini si riuniscono per guardarmi e spero di poter tornare presto". A Miami William ha fatto di tutto per sopravvivere, anche il muratore. Ma il sogno era la recitazione. "Tornavo a casa dopo una giornata di lavoro, guardavo la tv e mi dicevo, perché non posso arrivarci anch'io?" Così un bel giorno ha lasciato i cantieri e i lavori precari e si è buttato nella carriera da modello, il primo passo verso la recitazione. L'indiscutibile avvenenza fisica non è passata inosservata e nel 2002 è finito in due reality-show di Telemundo, nel primo, Temptation Island, era uno dei modelli che mettevano alla prova la stabilità di una coppia, nel secondo, Protagonistas de telenovelas, era uno dei concorrenti che dovevano apprendere a diventare, per l'appunto, protagonisti di telenovelas. Da quella partecipazione, William non si è più fermato: nel 2005 ha esordito in Olvidarte jamás, nel 2006 ha rubato la scena a David Zepeda, protagonista di Acorralada, interpretando suo fratello e innamorando il pubblico (curiosamente David è suo fratello, cattivissimo, anche in Sortilegio), e quindi, contattata Carla Estrada con invio di curriculum e foto, nel 2007 è sbarcato in Messico dove, con solo due telenovelas è diventato il galán di moda, finalmente il primo in grado di detronizzare gli ormai attempati Eduardo Yañez e Fernando Colunga, che da anni si spartiscono i ruoli da protagonisti di ogni telenovela di Televisa.
Leggere i messaggi deliranti che nei forum e negli stessi commenti ai video di youtube i fans lasciano a William Levy dà un'idea dell'entusiasmo e del fanatismo che lo circondano. Il successo di Cuidado con el angel è stato tale che il pubblico lo voleva a forza insieme alla protagonista, Maite Perroni, anche nella nuova telenovela; l'interesse che suscita è tale che la probabile rottura con Elizabeth Gutierrez, l'attrice conosciuta in Protagonistas de telenovelas, a cui è stato legato per anni e che gli ha dato un figlio, l'adorato Christopher Alexander, è uno degli argomenti preferiti delle riviste del Messico e di Miami. People en español lo ha messo nella lista dei 50 latinos più belli dell'anno e il suo sito web, peoplenespanol.com, lo vede alla testa del sondaggio sui galanes meglio vestiti dell'anno. Davanti a tanto delirio, William per ora non perde la testa. Merito dell'educazione cubana, dice, perché "a Cuba impari ad essere felice anche senza soldi, per questo per me la cosa più importante è la mia famiglia ed essere riconosciuto per il mio lavoro". Quest'ultimo concetto sta diventando la sua ossessione: stanco di essere considerato guapisimo e di essere definito il Brad Pitt latino, giura che vuole solo diventare bravo. Per questo adesso sogna il cinema: "Ci sono dei progetti per dopo Sortilegio, ne stiamo parlando. Io voglio crescere come attore, dimostrare che ho talento, migliorarmi sempre". Tanta umiltà, unita a tanta bellezza, merita come minimo un Suerte!