domenica 23 agosto 2009

I turisti nella piccola delinquenza di Barcellona

Crisi economica, turismo e delinquenza possono essere una mescola esplosiva.
Lo sottolinea oggi in un piccolo speciale El Periódico de Catalunya, che racconta i piccoli e grandi pericoli a cui vanno incontro i turisti distratti e fiduciosi in una Barcellona che si arrangia come può. Mancano ancora le cifre ufficiali della piccola delinquenza, precisa il quotidiano, ma una mattinata passata nelle Ramblas o nel Paseo de Gracias a osservare i passanti, permette di notare come i delinquenti derubano gli inconsapevoli turisti dei portafogli, con trucchi a volte vecchi come il mondo. A confermare le osservazioni empiriche, i commissariati cittadini, soprattutto quello de Nou de la Rambla, uno dei più frequentati dai turisti, dove le code di attesa per una denuncia possono arrivare a due ore e dove ogni giorno si registrano almeno un centinaio di denunce. Questo senza considerare i turisti che, visti i tempi di attesa, rinunciano perché sono stati in fondo derubati solo del denaro e non di documenti o altri oggetti importanti.
Che Barcellona non sia una città sicura per i turisti si sa da anni. Una delle prime cose che ti dicono, in Italia o in Spagna, quando annunci l'intenzione di andarci è "Stai attenta che ci sono un sacco di ladri"; non per niente una delle ragioni per cui non ci sono mai andata, a parte il sostanziale, e non nego possa essere colpevole, disinteresse che sento, è proprio l'insicurezza che regna nelle sue strade a causa della piccola delinquenza. Un senso di insicurezza che adesso rischia di danneggiare l'immagine della città all'estero, non bisogna dimenticare che Barcellona è una delle città più amate d'Europa perché unisce i servizi di una grande città a un patrimonio culturale originale (basti pensare a Gaudi), un'intensa vita notturna, il clima gradevole e, ovviamente, il mare. Ne sono consapevoli gli operatori del settore: il  Gremi d’Hotels de Barcelona (l'Associazione degli Alberghi della Città), scrive El Periódico, ha chiesto sin da giugno un intervento deciso contro le bande che delinquono e che danneggiano l'immagine della città. "Fonti di Turisme de Barcelona" aggiunge il quotidiano "affermano che nei punti di ingresso alla città si danno informazioni al rispetto: all'aeroporto ci sono manifesti che invitano alla prudenza, mentre alle stazioni dei treni e in alcuna area di servizio si fanno raccomandazioni orali. Anche in metropolitana sono frequenti i messaggi di precauzione e negli autobus turistici ci sono cartelli. Dall'anno scorso il consorzio cede personale specializzato ai commissariati affinché possa assistere i malcapitati nelle diverse lingue. Nonostante questo, molti turisti hanno appena il tempo di reagire quando entrano alla fermata Jaume I della metropolitana, per esempio, dove agisce quotidianamente una banda. La scena si ripete vicino al Museu Picasso, nelle strade del Gòtic e del Raval."
La diffusione della piccola delinquenza a Barcellona è argomento così noto che anche le guide, gli articoli e persino i siti web specializzati invitano alla prudenza. Per esempio: mai vestirsi come turisti nelle Ramblas e tanto meno tirare fuori la cartina per capire come muoversi. Un modo come un altro per dichiarare ai delinquenti che osservano la scena che si è un turista spaesato, dunque una facile preda. tripadvisor.com invita addirittura a stare attenti quando ci si ferma a scattare foto, a guardare gli edifici e ad ammirare gli artisti di strada.
In una rapida carrellata dei turisti appena rapinati a Barcellona, El Periódico presenta la 26enne berlinese Yelka, a cui hanno rubato il portafoglio non sa dove, probabilmente nel paseo de Gràcia, e che rinuncia alla denuncia a causa della lunga coda; gli austriaci Till e Sonia che, a cena in un ristorante del mercato di Santa Caterina, sono stati distratti da un adolescente che bussava insistentemente al vetro del locale mentre un complice, si impadroniva della borsa di lei; due giovani danesi che si sono fatti sorprendere sulla Rambla ubriachi e parlando in danese da una banda di giovani che li ha avvicinati con atteggiamento amichevole e li ha alleggeriti, senza che si rendessero conto, di 200 euro, macchina fotografica e documenti di identità. Tutti i giovani intervistati, per quanto amareggiati per il contrattempo, hanno preso le cose con filosofia e hanno assicurato che torneranno a Barcellona.
E' che, in attesa delle cifre ufficiali sui piccoli furti del 2008, Turisme de Barcelona assicura che nel 2008 il voto dato dai turisti alla sicurezza della città è 7,13.