lunedì 4 gennaio 2010

Il fascino potente della Cattedrale di Siviglia, nelle foto del restauro


La Cattedrale di Siviglia è una delle chiese a cui sono più affezionata; vedere da lontano la Giralda, dalla trianera calle Betis, di ritorno dalla costa atlantica o dal moderno quartiere di Nervión, è sembra una bella emozione (non dimenticherò mai il colpo al cuore che è stato scorgerla, inaspettatamente, dalla Gran Plaza, chi se l'aspettava che si vedeva da lì, a chiudere la prospettiva dell'avenida!). E anche i sivigliani sono orgogliosissimi della loro Cattedrale, c'è sempre chi ti racconta un aneddoto, chi ti sorride mentre la fotografi per l'ennesima volta (perché non ci si stanca mai di fotografare la Giralda??), chi non può non socchiudere gi occhi e aprirsi in un sorriso felice mentre gli racconti che niente è come la Catedral de Sevilla
Poco dopo il mio arrivo a Siviglia, nel 1999, due dei pilastri delle cinque navate interne hanno iniziato a presentare preoccupanti crepe e sono stati immediatamente imbragati: a memoria non credo di averli mai visti nella loro magnifica verticalità, perlomeno, non ne ho più il ricordo. Sul Diario de Sevilla scrivono che i lavori di recupero stanno per terminare e che il prossimo anno inizieranno i lavori di pulizia generale (nonostante l'impegno e le tecnologie adoperate, i lavori sui pilastri hanno sollevato una grande polvere, e non solo in senso metaforico) e quelli di restauro del grande retablo mayor. Chissà se si riuscirà mai a vedere questo splendido tempio senza impalcature da qualche parte; non c'è acrimonia in questo: è una chiesa vastissima e secolare, si capisce che richieda continue opere di manutenzion; è anche una delle poche chiese per il cui ingresso sono disposta a pagare gli 8 euro del biglietto, dimenticando che è teoricamente la casa di Dio e pertanto dovrebbe essere sempre aperta a tutti e non solo a chi può pagare. Ricordo le impalcature per la pulizia della facciata sull'Avenida de la Constitución e l'allegria di rivederla nuovamente alla luce, manco fossi sevillana de Sevilla, non vedo l'ora di vedere i risultati dei restauri programmati per le facciate del Patio de los Naranjos, sulle calles Alemanes e Placentines, previsti per il 2011 (e a proposito, se andate a Siviglia e visitate la Cattedrale, prendetevi il vostro tempo per stare nel Patio de los Naranjos, il Giardino degli Aranci, che non manca mai in nessuna chiesa andalusa di impianto islamico: magari portatevi un libro, sfogliate la vostra guida, osservate gli altri visitatori, ma state seduti per un po' lungo i suoi muretti, a godervi il tepore sivigliano e a sentire i secoli passare). 
Superate le minacce strutturali che potevano arrivare a rappresentare i pilastri, la Cattedrale si trova davanti un nuovo pericolo. Esposte alle intemperie e all'inquinamento, le pietre delle cupole e delle guglie, con le loro belle sculture gotiche, si stanno lentamente sfaldando e hanno bisogno di interventi precisi e mirati. Per illustrarlo il Diario de Sevilla ha aperto una splendida galleria fotografica e, essendo una testata sivigliana, non ha potuto resistere al potente embrujo, la magia, della sua Cattedrale e ha pubblicato non solo immagini delle erbe e delle pietre sfaldate, ma anche fantastiche viste dalla e sulla Cattedrale. Qui ci sono alcune immagini, ma non mancate di visitare la galleria del quotidiano!