martedì 3 agosto 2010

La Penisola Valdés: il miglior posto per osservare i cetacei

La Penisola Valdés, nella Patagonia argentina, è il posto più frequentato dell'America Latina per osservare le balene; alle sue spalle ci sono il Brasile e il Messico. Secondo il Fondo Internacional para la Protección de los Animales y su Hábitat e la Sociedad para la Conservación de las Ballenas y los Delfines, l'osservazione dei cetacei sta diventando una vera e propria risorsa economica per molte comunità latinoamericane: nel 2010 ci saranno 1,4 milioni di persone che raggiungeranno l'America Latina solo per questo scopo, di queste 240mila sceglieranno la Peninsula Valdés;dal 1998  l'osservazione dei cetacei cresce al ritmo dell'11,3% all'anno, tre volte più del turismo internazionale. Questo spiega perché la Peninsula Valdés, dal 1999 Patrimonio Naturale dell'Umanità dell'UNESCO, si sia mano a mano attrezzata e dotata di leggi che permettano la convivenza tra il delicato ecosistema naturale e il turismo crescente. Ci sono regole precise per avvicinare gli animali e per la loro osservazione; gli operatori turistici partecipano a laboratori e studi con biologi e ambientalisti per elaborare le guide distribuite poi ai loro turisti. E grazie alla consulenza degli esperti è stata creata la Tecnica per l'Avvistamento in Patagonia. Si è arrivati così alla conclusione che l'osservazione dei cetacei deve durate almeno 90 minuti, con imbarcazioni che non devono superare i 10 nodi orari, ridotti a 5 vicino alle balene.
La stagione della riproduzione va da maggio a dicembre, il periodo migliore per osservare le balene in Patagonia, e proprio per questo fino ala fine di agosto è vietato alle imbarcazioni di avvicinare le madri con i piccoli e gli esemplari che si stanno accoppiando. Le balene sono animali socievoli e molto curiosi, spiegano gli esperti, ma non bisogna inseguirle né spaventarle. Le leggi stabiliscono anche il numero degli operatori che possono muoversi nelle acque  in cui ci sono le balene, non permettono più di un'imbarcazione alla volta e di una capacità non superiore alle 70 persone; le barche devono essere silenziose, per non disturbare gli animali e con motori non contaminanti. Queste indicazioni sono state raccolte in una legge votata a Buenos Aires nel 2007 e alla cui elaborazione hanno contribuito anche numerose ONG ed esperti del settore. Tutti i turisti che salgono sulle imbarcazioni che operano nella penisola vengono dotati di depliant che spiegano loro il comportamento più corretto in presenza delle balene e vengono sensibilizzati sul rispetto dell'ecosistema in cui si trovano.
La Fundación Patagonia Natural controlla, con un periodico monitoraggio, che si rispettino le norme.
Nel 2006 l'osservazione delle balene ha permesso in Argentina un giro d'affari di 62 milioni di dollari.