domenica 27 marzo 2011

La Torre Iberdrola di Bilbao, il nuovo tetto di Euskadi

La chiamano el techo de Euskadi, il tetto di Euskadi, perché è l'edificio più alto non solo di Bilbao, ma degli interi Paesi Baschi e della Spagna settentrionale. La Torre Iberdrola, che sarà aperta a settembre, misura 165 metri e ha 40 piani (35 fuori terra), 22 ascensori e, siccome sembra che una città spagnola si debba mettere un grattacielo di Carlos Pelli nel proprio disegno urbanistico per sentirsi moderna, è disegnata dall'architetto argentino, già autore delle Torri Petronas di Kuala Lumpur (e della Torre Pelli di Siviglia, ancora in costruzione).
La Torre Iberdrola è il simbolo più evidente della riqualificazione della ria di Bilbao, il lungo estuario del fiume Nervión; nei secoli scorsi si stabilirono lungo la ria le industrie siderurgiche e i cantieri navali, che permisero sì lo sviluppo economico della città basca, ma ne condizionarono l'espansione urbana. Negli anni 80 la crisi economica causò la chiusura delle fabbriche e dei cantieri e il Comune si trovò per le mani grandi aree a loro modo "vergini", terreni da riqualificare, un rapporto con la ria da inventare, i collegamenti tra i quartieri di Bilbao da ridisegnare. Le autorità decisero di raccogliere la sfida e di riqualificare tutto il fronte fluviale, affinché fosse fruibile dai bilbaini: al posto dei cantieri navali e degli altiforni sono state create passeggiate e parchi, gallerie d'arte all'aperto, edifici residenziali e destinati a uffici. Il quartiere di Abandoibarra ha così creato un nuovo tessuto economico, basato sui servizi, sulla cultura, sulle industrie legate alle nuove tecnologie.
Questo cambio urbanistico, quasi una nuova pagina nella storia di Bilbao, aveva bisogno di un simbolo potente, un vero e proprio faro, visibile da lontano. E' nata così la Torre Iberdrola di Carlos Pelli, 33 piani di vetro, che dominano lo skyline di Bilbao e che guardano alla riada, senza essere incombenti, grazie alla barriera offerta dallo spazio a verde, e all'adiacente Guggenheim Museum, l'altro grande simbolo della rinascita cittadina. E' un investimento da 200 milioni di euro, in cui Iberdrola crede molto, dato che lo stesso presidente Ignacio Galán la considera "un punto di riferimento architettonico della nuova Bilbao di cui godremo tutti, sarà un grande centro d'affari cittadino". La torre ha la forma di un prisma triangolare, con i lati curvi, che sfuggono verso il cielo, dando l'idea di un grande obelisco di vetro; idealmente, è stato calcolato volutamente nel progetto di Pelli, le proiezioni dei vertici di questo prisma si unirebbero a 1000 metri d'altezza. Simbolismi a parte, il progetto si adegua perfettamente alle esigenze di un'area in cui Bilbao cerca un nuovo rapporto con l'ambiente: le soluzioni adottate per l'edificio tendono al risparmio energetico e alla biosostenibilità; le facciate hanno una doppia pelle di vetro, per garantire un efficiente controllo climatico, oltre che magnifiche viste sulla Ría; tutti gli uffici avranno luce naturale, con un sistema intelligente che controllerà l'apertura delle persiane e un sistema di sensori che controllerà l'intensità luminosa, aumentando la sua potenza nel caso in cui il cielo sia nuvoloso e, al contrario, attenuandola, se c'è il sole. La climatizzazione sarù garantita anche dall'uso dell'aria che circolerà tra i de vetri che compongono la facciata. Il grattacielo è coronato da un eliporto, formato con una piattaforma di 18 metri di diametro e dotato di un separatore di idrocarburi per raccogliere il combustibile che dovesse perdersi.
Nel disegno urbanistico previsto per questi territori riconquistati alla città la Torre Iberdrola sorge sulla plaza Euskadi, affiancata da due edifici di appartamenti privati di lusso firmati da Carlos Ferrater, anch'essi in fase di costruzione ormai terminale. La plaza Euskadi è il fulcro di questo nuovo quartiere, da cui partono l'Avenida de Abandoibarra, che la collega con il centro cittadino, e le vie che si dirigono verso il Museo del Guggenheim e la vicina Scuola della Musica. 
Gli ultimi 17 piani saranno occupati dagli uffici baschi di Iberdrola, una delle più importanti aziende elettriche spagnole; gli altri piani verranno affittati ad altre imprese e, secondo quanto riportano i media locali, sono già in larga parte occupati.