Siviglia senza il Martedì Santo, Siviglia senza il Giovedì Santo, hanno titolato sgomenti i quotidiani andalusi in questi giorni. Che la Settimana Santa più tardiva che si ricordi sarebbe stata piuttosto piovosa si sapeva: le previsioni del tempo avvertivano da giorni. E che la pioggia faccia capolino durante le processioni è cosa che fa parte del conto. Ricordo la tristezza di una Semana Santa senza il Gran Poder, il Señor de Sevilla, rimasto nella sua Basilica, tra le lacrime dei suoi nazarenos. E ricordo le strade con i petali marci di pioggia, i velluti color granata esposti alle finestre gonfi di acqua e lo strano silenzio della Semana Santa interrotta. Ci sono molte lacrime quando una processione non può uscire perché la pioggia metterebbe in pericolo le preziose statue barocche e i broccati dei pasos, le piattaforme su cui vengono collocate, cariche di fiori e candele. Sono lacrime di dolore, delusione e dispiacere: la processione è il momento culminante di un calendario rigoroso di appuntamenti religiosi delle cofradias sivigliane, è il momento più atteso dell'anno dai confratelli, è il risultato di un lungo lavoro di restauri, artigianato, estetica, che coinvolge decine di persone. Ma è anche questo parte del rito, i cofrades sanno che tutto il loro lavoro può essere cancellato dalla sorella pioggia. Solo che adesso la pioggia sta esagerando. Ha lasciato Siviglia senza le processioni del Martedì Santo e oggi senza le processioni del Giovedì Santo.
E sta drammaticamente mettendo in pericolo la Madrugá, la notte più intensa della Semana Santa, con le processioni del Señor de Sevilla, della Macarena, della Esperanza de Triana e del Silencio. Dalla Macarena hanno già fatto sapere che si deciderà se uscire o meno in processione solo intorno alla mezzanotte, quando è prevista l'uscita dei pasos. Ma le previsioni non danno spazio all'ottimismo: giovedì e venerdì dovrebbero essere i giorni più piovosi; oggi le possibilità di pioggia erano del 100% (e infatti ha piovuto), domani sono del 75%.
Ecco, una Semana Santa senza il Gran Poder è per raccontarla ai posteri per la tristezza che produce, non può essere che il Señor de Sevilla non raggiunga la Cattedrale. Ma senza il Gran Poder, senza la Esperanza de Triana e senza la Macarena non è una Semana Santa.
Che la pioggia del cielo di Siviglia non esageri, questa notte, e lasci ai sivigliani almeno la loro Madrugá!
Per chi vuole seguire in diretta quello che sarà della Madrugá, il link è sempre www.giraldatv.es
E sta drammaticamente mettendo in pericolo la Madrugá, la notte più intensa della Semana Santa, con le processioni del Señor de Sevilla, della Macarena, della Esperanza de Triana e del Silencio. Dalla Macarena hanno già fatto sapere che si deciderà se uscire o meno in processione solo intorno alla mezzanotte, quando è prevista l'uscita dei pasos. Ma le previsioni non danno spazio all'ottimismo: giovedì e venerdì dovrebbero essere i giorni più piovosi; oggi le possibilità di pioggia erano del 100% (e infatti ha piovuto), domani sono del 75%.
Ecco, una Semana Santa senza il Gran Poder è per raccontarla ai posteri per la tristezza che produce, non può essere che il Señor de Sevilla non raggiunga la Cattedrale. Ma senza il Gran Poder, senza la Esperanza de Triana e senza la Macarena non è una Semana Santa.
Che la pioggia del cielo di Siviglia non esageri, questa notte, e lasci ai sivigliani almeno la loro Madrugá!
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