venerdì 3 giugno 2011

Gastón Acurio: il futuro del Perù dipende da come noi vogliamo che sia

Io amo quest'uomo, non mi stanco di leggerlo nel suo Facebook, quando difende con impeto la biodiversità del suo Perù e quando parla con passione dei piatti della sua terra: Gastón Acurio è considerato lo chef più popolare del Perù e dell'intero Latinoamérica e quando lo si legge si ha l'impressione che la cucina non sia il suo lavoro e che senza un paio di fornelli non vivrebbe. Trasmette una voglia di apprendere e una passione coinvolgenti e appassionanti. Se dovessi scegliere un peruviano da conoscere, di sicuro sarebbe lui, prima dei Mario Vargas Llosa, degli Jaime Bayly o dei Christian Meier che rendono il Perù famoso e apprezzato nel mondo.
Ieri si è conclusa la campagna elettorale per il ballottaggio delle presidenziali peruviane: Keiko Fujimori e Ollanta Humala hanno radunato migliaia di persone nei loro ultimi comizi, si sono lanciati le ultime accuse e adesso bisogna solo aspettare il 5 giugno, il giorno delle elezioni.
Dal suo profilo di Facebook Gastón Arcurio ha lanciato un messaggio molto americano, dai toni vagamente kennedyani (anche se nelle ultime interviste si inserisce nell'alto numero di peruvianni indecisi):
"Il Perù di domani. Un Perù in cui la società ha chiarito per sempre che è la democrazia il miglior sistema per rendere i sogni realtà. Un Perù in cui, come è successo fino ad ora, siano gli individui, e non lo Stato, quello che continuano a creare ricchezza e progresso. Un Perù in cui, allo stesso modo, il negativo del modello che la stessa società ha causato (non è stato neanche lo Stato la causa), sia cambiato dalla stessa società, che assume le sue responsabilità storiche con onore e coraggio. Imprenditori, intellettuali, lavoratori e politici impegnati verso la propria patria prima che verso i propri interessi personali. Sognando di essere insieme la generazione che ha dato finalmente al Perù la sua ultima libertà, la libertà economica.
Sentendosi onorati di essere chi ha ottenuto che poco a poco il Perù peruvianizzi il mondo con quello che siamo e abbiamo. Vibrando di emozione all'aver avuto l'onore di fare del Perù un Paese rispettato e dei peruviani una società ammirata. Votare adesso, imparando dagli errori del passato. Ma, soprattutto, pensando alle urgenze e alle opportunità del futuro di questo Perù versatile e specialista che stiamo mostrando al mondo. Il futuro è nostro. Dipende da noi che sia come noi vogliamo che sia".