mercoledì 5 ottobre 2011

Davanti a Dueñas, aspettando il matrimonio della Duchessa d'Alba

Sin dalle prime ore del mattino il delirio si è instaurato davanti all'angusto ingresso del Palacio de Dueñas. Il Comune e Casa de Alba hanno sistemato varie transenne, quelle più vicine all'ingresso del palazzo sono coperte di un panno di velluto rosso e vengono spostate dai dipendenti della Casa solo per far passare le auto che entrano ed escono da Dueñas. Non appena vengono richiuse, una decina di telecamere si lancia su di esse per riprendere il giardino interno, nella speranza che succeda qualcosa. Sono in diretta con Siviglia tutti i magazines mattutini: si vedono i giornalisti de La mañana de la 1 di TVE1, di El programa de Ana Rosa di TeleCinco, di Canal Sur, la tv pubblica andalusa, di RNE, la radio pubblica spagnola, di Cadena Ser, la radio del Grupo Prisa, di El País.
Il pubblico non si perde un dettaglio, è composto in larga parte da donne di mezza età, anche se non mancano adolescenti che tontean per attirare l'attenzione delle telecamere, e qualche uomo incuriosito che tira fuori la macchina fotografica non appena c'è qualche movimento di giornalisti e telecamere.
Il matrimonio della Duchessa d'Alba e Alfonso Díez è il matrimonio dell'anno per la Spagna intera, ma viene seguito con particolare passione soprattutto a Siviglia. Davanti a Dueñas non appena scoprono che sei straniera ti dicono che Sevilla ama la Duquesa porque la Duquesa ama Sevilla. Il rapporto tra doña Cayetana e Siviglia è profondo, speciale e di lunga data: la Duchessa non si perde una Semana Santa, passa lunghi periodi a Dueñas, partecipa alla vita sociale cittadina, senza perdersi una corrida, un'inaugurazione, un'opera teatrale; è un'appassionata di flamenco e, dicono, in gioventù era una buona ballerina del baile. Toros, flamenco, Semana Santa. C'è qualcosa di più sivigliano da amare? E possono i sivigliani non appassionarsi a chi ama gli stereotipi con cui più si identificano?
Ma non c'è solo questo. "E' molto affettuosa, si ferma per salutare ed è caritativa, se viene a sapere che c'è qualcuno che ha bisogno d'aiuto, lei non lo lascia da solo" dice una signora che abita "proprio di fronte alla Duchessa, le dico sempre che siamo vicine!" Basta fare una domanda e il pubblico in attesa si lancia in un dibattito con la passione che hanno sempre i sivigliani per i fatti degli altri. Come vedete questo matrimonio? Tutti ti fanno una smorfia e si stringono nelle spalle. "Certo, amore non è!" "Se Alfonso l'avesse amata sul serio, non avrebbe voluto sposarla, per risparmiarle tutte le burle che ha dovuto sopportare, la Duchessa ha 85 anni!" "Avrebbe potuto continuare a essere un amico del cuore, come prima. Ma il titolo è il titolo!"
Anche i giornalisti che seguono l'evento non credono all'amore, ma chi ci crede? Sono però più prudenti nei loro giudizi. "Alfonso è stato molto discreto finora, non ha fatto un errore, è stato impeccabile e corretto" dice Jesús Navarro di TVE1. ""Non è amore, questo è ovvio. Si sposano per compagnia, perché stanno bene insieme, perché hanno gli stessi interessi" teorizza Laura Lobo di Telecinco. "Lei si sposa per compagnia e lui per il titolo" sintetizza efficacemente una signora arrivata da Camas, nella cintura sivigliana, e piazzatasi all'ingresso di Dueñas sin dalle prime ore del mattino. Però, giornalisti e pubblico sono d'accordo su una cosa: questo è il trionfo di Cayetana, che ha fatto ancora una volta quello che ha voluto e se n'è infischiata di tutti, que sea muy feliz y olé!
L'attesa fino alle 13 è lunga e intorno alle 11 appare un trio singolare, con una ragazzina vestita da sposa e due labbroni enormi truccati di rosso, a ricordare gli scempi che la chirurgia estetica ha fatto del volto, un tempo elegante, anche se non bellissimo, della Duchessa d'Alba. Tutte le telecamere, annoiate, li riprendono e loro posano con disinvoltura. Approfittano delle telecamere anche due giovani insegnanti, che distribuiscono volantini per informare che un gruppo di professori si è rinchiuso nella Cattedrale, per protestare contro i tagli alla scuola pubblica e le mancate assunzioni, nonostante i concorsi vinti. C'è il rischio che Dueñas si trasformi in un circo.
Non corre lo stesso pericolo l'ingresso dell'Hotel Eme, dove Alfonso Díez ha passato l'ultima notte da scapolo. Si trova davanti alla Giralda, dalla sua terrazza all'ultimo piano, saggiamente trasformata in un bar raffinato, si gode la migliore vista della Cattedrale e della sua torre. Al suo ingresso ci sono fotografi, telecamere e turisti nordici e asiatici incuriositi.
C'è il tempo di arrivare a casa per vedere l'uscita di Alfonso dall'albergo e l'apparizione della madrina, Carmen Tello, bellissima, con la sua orgogliosa bellezza matura e sivigliana, con uno spettacolare vestito rosso di Victorio y Lucchino e una mantilla bianca. Siviglia nel suo più raffinato splendore, ancora una volta pronta a sedurre la Spagna.
Le foto, da Dueñas questa mattina, intorno alle 11, e dall'Hotel Eme, poco dopo.