martedì 1 novembre 2011

A Quilpé, tutti nudi per difendere un'area verde

Sono arrivati in poco più di 50 e si sono spogliati, per l'obiettivo di Pancho Rives, per difendere l'uso di 40 ettari di terreno dalle modifiche del piano regolatore. E' successo a Quilpé, nel Cile, per iniziativa del gruppo Vivos por el Fundo. Il Governo Regionale di Valparaiso, siamo nel Cile centrale, tra Santiago e Vina del Mar, vuole cambiare la destinazione d'uso di un terreno, "l'unico polmone verde che resta alla città", e renderlo urbanizzabile: "Sono 400 ettari nel settore settentrionale di Quilpé, confinano con il fondo El Carmen, che è al lato del giardino zoologico" spiegano gli ideatori dell'iniziativa "il Governo Regionale vuole cambiare l'uso del suolo e questo significa che questo grande polmone verde può essere urbanizzato ed è l'unico che ci rimane a Quilpé e nella regione".
Il terreno fu donato nel 1935 per favorire la vita all'aria aperta degli abitanti della zona e dei lavoratori e per spingerli ad apprezzare la cura delle aree verdi. "Ma" ha segnalato ai media locali Esteban Silva, portavoce dell'iniziativa "la volontà della persona che ha donato queste terre sembra essere in pericolo. Circa 30 anni fa la Pontificia Universidad Católica de Valparaíso si è impadronita di queste terre in un processo poco chiaro e adesso le vuole vendere. Per questo la nostra iniziativa esige che si restituisca questo polmone verde e sia dichiarato zona protetta, per evitare la costruzione di progetti immobiliari e per rispettare la volontà della persona che l'ha donato".
Da questa esigenza di Vivos por el Fundo, l'iniziativa del fotografo Pancho Rives, che ha riunito una cinquantina di persone nell'area e le ha spogliate per la sua macchina fotografica. La cosa che ha colpito Rives è che "la maggior parte dei partecipanti erano persone mature, anche della terza età, signore anziane, donne incinte, che hanno evidenziato un forte impegno per la causa e nessuna preoccupazione per apparire nude". I manifestanti, del resto, hanno capito il significato della loro nudità: risvegliare la morbosità dei media e del pubblico per portare in prima pagina la causa dei loro 400 ettari di terreno. E, siccome tutti i media ne hanno parlato, missione compiuta.