martedì 28 febbraio 2012

L'omaggio di Twitter al Día de Andalucía

El Día de Andalucía non può che terminare in Andalusia. Da ore uno dei TT del Twitter spagnolo è #masandaluzque (più andaluso di), che sta raccogliendo affettuosi luoghi comuni e piccoli flash dell'Andalusian way of life (lo stile di vita andaluso, detto in maniera più semplice). Li leggo e li/mi riconosco e a volte mi viene da sorridere, perché ho visto una scena simile a quella raccontata e ho sentito qualcuno parlare con la r al posto della l, con tutti gli –ito di questo mondo che neanche un latinoamericano (credo che a diminutivi e all'uso esagerato di –ito, che fa diventare pure Dio e la Vergine Diosito e Virgencita, solo i messicani possano battere gli andalusi; non dimenticherò mai quella madre, a Sanlúcar de Barrameda, che disse al figlio: "Cariño, quieres un vasito de aguita?" Ma come si fa???). Ci sono battute che sono deliziosi acquerelli del modo di parlare edi essere degli andalusi; e anche la presa in giro diventa affettuosa.
Se si può aggiungere, per sottolineare la diversità di questa magnifica terra del sud, senza la quale la Spagna sarebbe diversa (ma lei senza la Spagna, come Torino in Italia, Umberto Eco dixit, sì, sarebbe più o meno la stessa), non ricordo di aver mai visto tanti hashtag e per così lungo tempo in testa ai TT per le feste delle altre Comunidades Autónomas. Soprattutto non ricordo tutta questa partecipazione di spagnoli non andalusi. Che gli dei proteggano sempre questa terra preziosa e la sua gente.
Qualche tweets, tradotto in italiano con todo el cariño del mundo.
#masandaluzque (più andaluso di/che):
- andare per itinerari di vino dolce a Sanlúcar e Chipiona
- un bicchiere di birra Cruzcampo all'una
- Ecos del Rocio
- pronunciare tutte le lettere (gli andalusi sono famosi per mangiarsi tutte le finali e le d intervocaliche)
- Un pregón di Carnevale che finisce in bulerias
- Una cervecita al Salvador (la plaza del Salvador di Siviglia, dove si beve birra dalle 10 di mattina e a volte c'è una folla tale davanti ai bar che si pensa a una manifestazione in corso)
- Una vecchia seduta (nel tweet è sentá, così gli andalusi pronunciano sentada, mangiandosi la d intervocalica e l'ultima vocale,) davanti alla porta di casa sua d'estate. Buon Dia de Andalucía!
- La pioggia a Málaga in Settimana Santa e la gente che piange per la tragedia
- Dormire per la siesta
- Due vecchi seduti (sentaos, l'andaluso per sentados) al sole
- Alzarsi alle 12 e rimettersi a dormire perché è presto
- Tua nonna che sono 12 anni che vede Arrayán (serie di Canal Sur, intorno alle 20)
- Il gitano dei materassi
- Dire onde va miarma?? (in spagnolo sarebbe donde vas mi alma?, dove vai anima mia, tesoro? Con la pronuncia andaluso la l diventa r)
- Le mani di Paco Lucía, Picasso, Lorcao, Falla e le gole di Rocío Jurado o Camarón
- Il bancone di un bar pieno alle 11 di mattina di un martedì…
- Buttarsi una Crucampo in vena al suono delle palme delle mani
- Picasso Machado Lorca Velázquez jamón serrano pescaíto frito, le sue spiagge, il suo sole, Doñana, Sierra Nevada, Cabo de Gata…
- il tinto de verano accompagnato da una buona tapita (sììì e magari con davanti la calle Betis!!)
- La voglia di rompere la bocca a qualche politico di lassù ogni volta che insultano l'Andalusia
- chiamare il cameriere di un bar jefe, capo
- Un Betis-Sevilla
- Dire No ni ná (letteralmente no né niente, serve per dire sì, incredibilmente: tre negazioni per affermare con forza che è sì, tipo "né no, né niente del genere")
- Chiamare tuo padre paaa e tua madre maaa
- Quattro nonnette che buttano secchi di acqua per strada di prima mattina per vedere cosa fanno le vicine
- Essere all'estero e tua madre che ti chiama tutti i giorni per sapere cos'hai mangiato
- pensare che oggi è sabato
- Berti una birra sulla spiaggia di Cadice, con il solettino in faccia
- Le sevillanas in un tablao flamenco
- Dire: Viva la mia terra e la madre che l'ha partorita. Ti amo Andalusia!
Que viva Andalucía y su gente. Feliz Día de Andalucía una vez más.