venerdì 23 marzo 2012

Siviglia trasforma le magnifiche Naves de Barrancos in mercato-gourmet dell'Andalusia

C'è stato un tempo in cui nel Guadalquivir si poteva pescare e in cui Triana era anche il quartiere dei pescatori, oltre che dei gitani, degli artigiani e dei marinai che navigavano lungo le rotte americane. Il pesce veniva venduto sulla riva e, anche per questo, nel 1876 venne costruito uno dei più begli edifici in ferro e vetro che la città conserva, sulla riva del suo grande fiume: le Naves del Barranco, alla destra del Puente de Triana, arrivando dall'Avenida Reyes Católicos.
L'autore del progetto è Gustave Eiffel (sì, il papà della Tour Eiffel), che a Siviglia ha lasciato progetti e influenze (il  Puente de Triana è popolarmente attribuito a lui e in calle O'Donnell, nel centro storico, un suo allievo ha progettato all'inizio del XX secolo un cinema, nelle cui sale si trova oggi un negozio di Mango: la magnifica cupola della hall, oggi centro del negozio, è di chiara ispirazione eiffeliana). Le Naves hanno base rettangolare, con il lato più lungo parallelo al fiume, e sono formate da quattro navate coperte da cupole a botte; la caratteristica principale, però, è il protagonismo dei materiali, del ferro che regge la struttura e delle grandi vetrate, che insieme danno all'edificio una grande leggerezza.
Tramontato il mercato del pesce, per decenni non si è saputo cosa fare di questa struttura, quasi aerea nella sua trasparenza (se andate a Siviglia, non perdetevela al tramonto, quando le sue vetrate filtrano la luce del sole e la vista di Triana, sull'altro lato). Io stessa l'ho vista essere prima Centro d'informazione turistica e poi sala espositiva, avendo sempre l'impressione che fosse riempita di un "qualcosa", ma senza convinzione; l'Ufficio del Turismo rimaneva nascosto, aveva un bancone perduto nell'immensità della costruzione e tanto spazio inutilizzato, così come la Sala espositiva, che non sapeva approfittare davvero di quei magnifici spazi trasparenti.
Qualche mese fa l'Ayuntamento, il Comune, ha lanciato l'ultima grandiosa idea, forse la più adatta a dare finalmente un ruolo e il meritato protagonismo a questa bella architettura ottocentesca. Le Naves del Barranco saranno dal 2013 sede di un mercato-gourmet dei prodotti andalusi. Il modello dichiarato è il delizioso Mercado de San Miguel di Madrid, che, a pochi passi dalla Plaza Mayor, è imperdibile per turisti e madrileni. Come mi è già capitato di spiegare su Rotta a Sud Ovest, il concetto di mercato in Spagna è diverso da quello in vigore in Italia (o perlomeno a Torino). Prima di tutto i mercati spagnoli sono al coperto (a Siviglia c'è un solo mercato all'aperto sullo stile torinese, il mercato dei gitani, la domenica mattina a San Pablo) e al loro interno la loro stessa concezione è diversa. Prendiamo il magnifico Mercado de San Miguel, di cui si invidia desde ya, sin da adesso, la bella struttura in ferro e vetro che lo accoglie: i banchi hanno frutta e verdura perfettamente impilati, con mele, ciliegie o arance lucidissime,come se avessero appena dato loro la cera; ci sono moltissimi bar in cui consumare caffè, birra o quello che viene in mente di consumare in piena mattina (siamo solo noi italiani che il cappuccino a mezzogiorno non ce lo immaginiamo neanche, in Spagna è cappuccino time a tutte le ore), ci sono anche moltissimi banchi di pasticceria o con stuzzichini ispirati alle cucine locali o etniche. Insomma, entri a San Miguel e trovi di tutto, tanto da poterci passare l'intera mattinata e sì, puoi anche fare la spesa. Un concetto di mercato decisamente diverso da quello torinese: anche  a Porta Palazzo, uno dei mercati più grandi d'Italia (c'è chi dice d'Europa, ma noi torinesi amiamo l'understandment), si va per fare la spesa e si trovano merci e personaggi di ogni dove, ma è mercato. Forse, se qualcosa in Italia può ricordare il Mercado de San Miguel, è Eataly, in cui si uniscono spesa e consumo, con ristoranti ad hoc per conoscere da vicino altri prodotti e altre cucine.
Immaginarsi l'antico Mercato del Pesce di Siviglia trasformato in mercato-gourmet, sullo stile del Mercado de San Miguel, mette già di buonumore e fa venire voglia che sia già l'estate del 2013, quando, secondo i progetti, aprirà al pubblico. E' probabilmente l'idea più coerente con l'antica struttura ottocentesca, così aerea da essere duttile, così carica d'identità da essere esaltata solo da un progetto forte.
Il nuovo mercato-gourmet sivigliano darà lavoro a un centinaio di persone e, secondo il progetto, avrà dehors stagionali negli spazi esterni che scendono verso il fiume e si allungano verso il Puente de Triana; all'interno ci saranno 25 banchi fissi, con un asse centrale che dividerà simmetricamente la disposizione degli spazi.
"Verranno offerti ai cittadini prodotti di qualità, da una struttura situata in un posto privilegiato, tra Triana e il centro storico, sulla riva del fiume, creando ricchezza e opportunità grazie all'iniziativa privata" ha detto il sindaco conservatore Juan Ignacio Zoido, che ha fatto proprio un progetto accarezzato dalle precedenti giunte socialiste. "In tempo di crisi, bisogna scommettere sulla qualità" ha detto il sindaco. E pensando a questo progetto e a questa idea, immaginandosi già a girare tra i banchi che offrono i migliori prodotti d'Andalusia, mentre le grandi vetrate filtrano la magnifica luce sivigliana e si indovina il profilo di Triana, come non dargli ragione?