giovedì 22 marzo 2012

Polemiche di Spagna: le potenti del PP sistemano i mariti nelle imprese pubbliche

Non è detto che le donne al potere applichino politiche diverse rispetto agli uomini. Qualche settimana fa un bel reportage di El Pais dall'Islanda dimostrava come l'arrivo delle donne ai vertici del Governo e delle imprese abbia cambiato i punti di vista dei dibattiti e, dunque, le possibili soluzioni politiche alle questioni che preoccupano gli islandesi. Da qualche giorno in Spagna le donne politiche più potenti del Paese sono protagoniste di episodi di nepotismo degni della peggiore gestione della cosa pubblica.
Ha iniziato Maria Dolores de Cospedal, non solo presidente della Castilla-La Mancha, Comunidad Autónoma in cui sta applicando severi tagli alla spesa pubblica, ma anche numero 2 del Partido Popular e, dopo il Congresso di Siviglia dello scorso febbraio, con il vuoto intorno a sé, avendo eliminato i possibili leaders che possono farle ombra, da Ana Mato a Esteban González Pons. Venerdì scorso il Governo spagnolo ha annunciato che il marito di de Cospedal, Ignacio López de Hierro, sarebbe entrato nel Consiglio d'Amministrazione di Red Eléctrica de España, come consigliere indipendente, con uno stipendio annuale oscillante tra i 130mila e i 180mila euro, a cui aggiungere le retribuzioni derivanti dagli altri CdA a cui appartiene (Renta Corporación, Amper e Itinere). Il problema è che uno dei principali azionisti di REE è il Governo spagnolo, che ne controlla il 20%. La nomina di López de Hierro, un economista con una lunga carriera tra imprese del mattone, casse di risparmio e molti dubbi sull'influenza della moglie per imporlo ai vertici di banche e imprese della Castilla-La Mancha, ha suscitato non poche polemiche. Tanto che il Governo ha dovuto prendere le distanze dalla nomina e, sette ore dopo la sua ufficializzazione, lo stesso López de Hierro ha comunicato la sua rinuncia "per non pregiudicare la carriera politica di Maria Dolores de Cospedal". E' che la numero 2 del PP era rimasta ormai sola a difendere la nomina del marito e i malumori già latenti nel PP per la sua gestione personalistica sono affiorati.
Come è stato possibile questo errore grossolano da parte di una dirigente politica che ha fatto della severità e dell'austerità la sua bandiera negli anni dell'opposizione politica e nei primi mesi di gestione della Castiglia-La Mancia, nonostante si sia rifiutata di lasciare la Segreteria Generale del PP per dedicarsi alla Castiglia e nonostante non abbia mai voluto chiarire il suo patrimonio? El Mundo lo spiega così, sottolineando come adesso de Cospedal si trovi a pagare, con questa prima sconfitta, anche l'antipatia suscitata con la sua gestione autoritaria del partito: "Rajoy le ha permesso di fare quello che aveva voglia nel PP e lei ha creduto che, effettivamente, poteva continuare a fare quello che aveva voglia. Anche accettare che un amico sistemasse il marito come consigliere di un'impresa semipubblica. Giovedì (il 15 marzo NdRSO) si è resa conto che non è onnipotente. Il Governo l'ha fermata in quella che è stata la sua prima importante sconfitta interna. Il ruolo distaccato di Ignacio López del Hierro nell'attività politica di sua moglie è da tempo discusso tra i dirigenti del PP, olti lamentano il suo protagonismo, considerato eccessivo. A lei non piacciono queste lamentele, come è logico, e non vede niente di male al farsi consigliare dalla persona con cui divide la vita. La nomina frustrata di López del Hierro ha indebolito la posizione della Segretaria Generale del PP. Almeno per quanto riguarda la sua autorità morale".
Il PSOE ha approfittato del passo falso di Cospedal per fare la lista dei familiari dei dirigenti del PP sistemati nelle imprese pubbliche o semipubbliche in questi primi mesi di potere. Il fratello di Cospedal (ancora lei), Ricardo, esperto in cooperazione, dirigerà la Fundación Carolina, specializzata nei rapporti culturali tra Spagna e Latinoamérica; José Ramón Bujanda, cognato del Ministro dell'Agricoltura Miguel Arias Cañete, è stato sistemato alla guida della Sociedad Estatal de Caución Agraria; il figlio della presidente della Comunidad de Madrid Esperanza Aguirre, Álvaro Ramírez de Haro, è consulente del Segretario di Stato del Commercio Jaime García-Legaz; María Zaplana, figlia dell'ex Ministro e dirigente del PP Eduardo Zaplana, è da gennaio consulente del Gabinete de la Secretaría de Estado de Turismo; Marcelino Oreja Arburúa, figlio dell'ex Ministro e parlamentare Manuel Oreja, è il nuovo presidente dell'Entidad Pública Empresarial Ferrocarriles de Vía Estrecha; Elisa Robles Fraga, nipote del fondatore del PP Manuel Fraga, recentemente scomparso, è il nuovo direttore del Centro para el Desarrollo Tecnológico Industrial; Ángeles Alarcó, ex moglie dell'ex Ministro Rodrigo Rato, è adesso presidente di Paradores, la catena di alberghi realizzati in monumenti ristrutturati.
Insomma, il caso di Maria Dolores de Cospedal non è del tutto isolato e appartiene, evidentemente a una visione nepotistica del potere. Il tempo di far passare le polemiche nelle pagina interne dei giornali e oggi una nuova notizia dello stesso stile, lanciata da elconfidencial.com stamattina e ripresa da tutti i siti web.
Juan Rosa, il marito della vicepresidente del Governo Soraya Sáenz de Santamaría, è stato ingaggiato da Telefónica, per entrare nel suo ufficio giuridico; Rosa è avvocato dello Stato e in questa funzione ha conosciuto la moglie, sposata civilmente in Brasile nel 2005, ha una lunga carriera nel Ministero delle Finanze, parla varie lingue e ha preso un'aspettativa qualche mese fa, per tentare la carriera nel settore privato. Ovviamente c'è differenza tra i casi dei mariti delle due leaders popolari: López del Hierro era stato nominato consigliere di un'impresa semipubblica, di cui il Governo è azionista, Rosa entra nell'ufficio giuridico di un'impresa privata.
Entrambi hanno il diritto di avere una propria carriera, a prescindere da quella politica delle mogli, è incontestabile. "Ma" nota il blog di elmundo.es ContraOpa "quando scelgono un'offerta devono sempre chiedersi se arriverebbe senza essere i mariti di chi sono. Se è così hanno il diritto a fare la propria vita, ma se non lo è… E' inevitabile che la gente osservi con sospetto i movimenti dei mariti del PPotere, basta leggere i commenti dei lettori. Si tratta di un partito politico con una quota record di potere in Spagna in questo momento e le imprese continuano ad avere l'impressione che non sia un Paese che funziona con trasparenza e che senza buone relazioni con il potere non ci sia modo di ottenere un buon regolamento per i propri affari o contratti e sovvenzioni. Anche i cittadini credono che non ci sia uguaglianza di opportunità per accedere a un lavoro che scarseggia. Fino a quando non cambia il sistema nessuno si sorprenda se i movimenti dei mariti suscitano sospetti e polemica".
E non sembra che il PP cambierà il sistema e i suoi uomini. Ieri l'ex presidente popolare delle Isole Baleari Jaume Matas è stato condannato a 6 anni di prigione nel primo processo per malversazione che lo aspetta e l'ex presidente popolare della Comunitat Valenciana Francisco Camps, al centro di una trama di corruzione da cui è stato personalmente assolto da una giuria popolare e la cui presidenza ha fatto di Valencia la Comunidad più indebitata del Paese, annunciato in un'intervista a Telva che è pronto a tornare in politica. Mariano Rajoy aveva indicato sia Matas che Camps come modelli da seguire: non si è più pronunciato sui loro Governi così poco sensibili alla gestione corretta e trasparente della cosa pubblica.