martedì 7 agosto 2012

Città del Messico rende omaggio a Chavela Vargas in Plaza Garibaldi

Plaza Garibaldi è la casa dei mariachi, a Città del Messico. Qui suonano i musicisti in cerca di un'occasione, qui si reca chi vuole contrattare un mariachi per una festa o una serenata trova, qui si respira il Messico che senza la sua musica rimane inspiegabile. E qui la capitale ha voluto regalare l'ultimo omaggio a Chavela Vargas, morta domenica sera, a 93 anni, per un arresto respiratorio, dopo lunghi giorni in cui la sua salute è mano a mano peggiorata.
Oggi ci sarà poi il saluto ufficiale, al Museo de Bellas Artes, a quest'artista costaricense, ma messicana nel cuore che, se sono vere le ultime parole riportate dalla stampa internazionale, se n'è andata "con il Messico nel cuore" (e infatti per morire ha aspettato di tornare a casa, dopo un breve tour spagnolo, che probabilmente, con il senno di poi, non avrebbe dovuto fare e che le è costato il primo ricovero in ospedale, a Madrid).
In plaza Garibaldi c'è stato l'omaggio del popolo, che si emoziona ad ascoltare La llorona, Macorina, Cruz del olvido, i successi della sua voce profonda e drammatica, della tequila, che lei ha sempre assicurato aver bevuto a fiumi, calcolando oltre 40mila bicchierini, prima di decidere di lasciare l'alcol, negli anni 90, del mariachi e della musica popolare, quella che lei ha elevato ed esportato in Latinoamérica e in Spagna, il Paese che, grazie a Pedro Almodóvar e ai suoi Il fiore del mio segreto e Tacchi a spillo, le ha regalato una vecchiaia di successi e riconoscimenti.
Il feretro di Chavela, coperto dal suo sarape, il poncho messicano, è arrivato alla cappella ardente preparata in plaza Garibaldi sotto la pioggia. Ma non importa, l'hanno aspettata in centinaia, per salutarla un'ultima volta. Per lei hanno cantato i mariachi, Lila Downs, che ha interpretato Cruz de Olvido, Eugenia León, che ha suscitato le lacrime del pubblico con Volver volver, e Tania Libertad, che ha cantato Un mundo raro, uno dei grandi successo di José Alfredo Jiménez, amico di scorribande di Chavela Vargas e uno dei grandi musicisti dell'età dell'oro del Messico, quegli anni irripetibili in cui il cinema, la musica, le arti e la politica diedero al Paese un posto ammirabile in Latinoamérica e nel mondo.
Oggi, al Museo de Bellas Artes, tante volte negato alla sua musica, l'ultimo omaggio del Messico a Chavela.
PS Pedro Almodóvar e Joaquin Sabina hanno voluto ricordare la loro amica con due testi pubblicati su Facebook; sono entrambi molto belli e, se capite lo spagnolo, questo è il link per il testo di Almodóvar e questo per il testo di Sabina.
Le fotografie dell'omaggio a Chavela in plaza Garibaldi, dalla lunga galleria fotografica di terra.com.mx