venerdì 17 agosto 2012

Le cinque cose da sapere sulla Fontana della Cibeles, a Madrid

La plaza de la Cibeles, con al centro la fontana omonima e la scultura della dea romana su un grande carro trainato da leoni, è uno dei posti più celebri di Madrid. non solo è il crocevia del Paseo del Prado con la calle de Alcalà, che da accesso alla Gran Via, alla Puerta del Sol e alla Puerta de Alcala, cioè ai luoghi più emblematici della capitale spagnola, ma è anche una delle piazze inevitabili per il traffico nord-sud della capitale e per i turisti, senza dimenticare che alla Cibeles si concentrano i madridisti in festa per ogni vittoria del Real Madrid.
La Cibeles ha 230 anni e, racconta l'ABC, custodisce curiosi segreti, alcuni dei quali hanno a che vedere addirittura con la sicurezza finanziaria della Spagna. Sulla plaza de la Cibeles si affaccia infatti l'imponente edificio della Banca di Spagna, e, spiega il quotidiano madrileno, "nel caso gli allarmi della Camera dell'Oro della Banca Centrale saltassero per un tentativo di furto, tutte le stanze si riempirebbero di acqua della fontana in pochi secondi"; la Banca di Spagna e la Cibeles sono collegate da canalizzazioni d'acqua che vanno dal sottosuolo dei leoni fino ai 35 metri di profondità dell'oro spagnolo, "facendo della Banca di Spagna una delle più sicure del mondo".
Ma non c'è solo la difesa dell'oro di Spagna, che è pur sempre cosa da considerare. Tra le cose che i turisti che visitano la celebre fontana non sanno c'è anche che fino al 1985, cioè fino a ieri, praticamente, la Cibeles era il posto delle celebrazioni di entrambe le squadre di Madrid, il Real Madrid e l'Atlético Madrid (un po' come, a Torino, dove Juve e Toro celebrano entrambe i propri successi in piazza San Carlo, cercando di mettere la sciarpa con i propri colori alla statua del duca Emanuele Filiberto, di ritorno vittorioso da San Quintino). Poi, nel 1991, la finale della Copa del Rey fu tra le due squadre e i colchoneros decisero che non potevano celebrare nelle acque "contaminate" della dea e si trasferirono all'adiacente plaza de Neptuno, dove continuano ancora oggi a festeggiare l'Atlético.
Nei suoi oltre 200 anni di storia, la Cibeles non è sempre stata al centro della piazza; fino al 1895 era molto vicina all'edificio della Casa de América, poi, durante la ristrutturazione della piazza, si è deciso di darle maggiore protagonismo e metterla al centro di una rotonda oggi animata dal traffico più intenso di Madrid. Nella nuova collocazione, la fontana era circondata da un'elegante cancellata in ferro battuto, che è poi sparita da un giorno all'altro, senza che ai madrileni venisse fornita una spiegazione. La cancellata è stata ritrovata poco tempo fa, all'ingresso della sede della banda di trombe e tamburi della polizia municipale, nei pressi del Puente de los Franceses.
Un'altra curiosità sconosciuta è che durante la Guerra Civile la Cibeles venne coperta con una struttura di mattoni a forma di piramide, piena di sacchi di sabbia e di terra, per proteggerla dalla violenza dei combattimenti e dai bombardamenti. I madrileni tornarono a rivedere la loro dea solo nel 1939, quando loro stessi la scoprirono, il 2 aprile.
Infine, la Cibeles è così presente nell'immaginario della città e della Spagna, che la comunità spagnola di Città del Messico ha regalato alla città una copia esatta della fontana madrilena. E' stata inaugurata il 5 settembre 1980 alla presenza dell'allora sindaco di Madrid José María Álvarez del Manzano, come simbolo di gemellaggio tra le due capitali. Se vi capita di andare a Città del Messico, non dimenticare di passare a salutare la dea spagnola.