giovedì 6 settembre 2012

I Principi tornano al lavoro al Congresos de las Lenguas. Felipe con la barba

Dove siano stati i Principi delle Asturie durante le loro vacanze "private", non si sa. Da ieri infuria un'antipatica polemica, che ha spinto la Casa Reale a intervenire. Il senatore basco Iñaki Anasagasti ha assicurato nel suo blog che "un amico" gli ha assicurato di aver incontrato i Principi e le figlie in un resort delle isole Figi da 3mila euro a notte. Non appena la notizia si è diffusa, la Casa Reale l'ha smentita, definendola "falsa", ma non specificando dove Felipe e Letizia abbiano trascorso questi giorni in cui sono stati irreperibili (e Anasagasti insiste sull'affidabilità della sua fonte). Sono i guai di chi crede, da quando si è sposato, che essere il futuro re non sia un mestiere con orario continuato.
Felipe e Letizia sono riapparsi in pubblico proprio nel giorno della polemica, inaugurando a Salamanca il IV Congreso Iberoamericano de las Lenguas en la Educación y en la Cultura. Lui è apparso, come ormai vuole la tradizione dopo le vacanze, con la barba; lei con un vestito senza maniche di linea minimal-chic che tanto le dona e che stavolta ha messo in mostra un paio di braccia stile Michelle Obama.
Al centro dell'attenzione del Congresso, però, la lingua spagnola e la sua presenza nelle scuole e nella cultura di Iberoamérica. Felipe ha voluto sottolineare l'importanza delle nuove tecnologie e dei progetti condivisi per diffondere la cultura e la formazione in castigliano, in modo da "generare crescita e benessere". Il Principe ha dedicato parole speciali anche per gli insegnanti, perché "accompagnate e orientate gli alunni nell'avventura che suppone l'appropriarsi di una lingua, propria o straniera, e arricchirsi attraverso di essa". "Siete anche gli incaricati di guidarli nell'impegno e nel piace della lettura" ha continuato "nella scoperta degli autori classici e contemporanei, nella riflessione sul valore e le possibilità delle lingue e nella sua espressione in tanti sistemi, media e formati. Vi ringraziamo sempre di cuore per il vostro impegno in favore degli alunni, che è anche in favore dell'insieme della società e del nostro futuro in comune. Siamo tutti in debito con voi, per il vostro lavoro encomiabile".
Belle parole., quelle del Principe, in un'epoca in cui il sistema scolastico è duramente messo alla prova dai tagli e il lavoro degli insegnanti non ha più il riconoscimento sociale che merita (ma solo nel Sud Europa, in Scandinavia è una delle ragioni del successo del loro sistema scolastico). Bell'incontro, quello in corso a Salamanca, di cui i media danno notizia grazie, e soprattutto, alla presenza dei Principi delle Asturie. Perché poi chiedano a cosa serve una monarchia.