domenica 28 ottobre 2012

L'appello per Kostas Vaxevanis, arrestato per aver pubblicato la lista degli evasori fiscali greci

Il giornalista greco Kostas Vaxevanis è stato arrestato stamattina per ordine della Procura di Atene per aver pubblicato la lista degli oltre 2mila potenziali evasori fiscali greci, consegnata nel 2010 da Christine Lagarde, allora ministro dell'Economia francese, al Governo greco. La sua pubblicazione viola, secondo il mandato d'arresto, il diritto alla privacy delle persone dell'elenco. E non sono persone qualunque: si tratta di altissime cariche politiche, ex presidenti del Governo come il socialista Giorgios Papandreu o il conservatore Kostantinos Karamanlis, l'attuale primo ministro Antonis Samaras, l'attuale leader del Pasok Evangelos Venizelos, oltre che giornalisti ministri ed ex ministri vari, presidente della Camera, managers, avvocati, giornalisti, dottori e numerose personalità del mondo della comunicazione. I loro nomi si trovano nel database della HSBC di Ginevra, rubato da Hervé Falciani, e consegnato dal governo francese a Grecia, Spagna e Italia.
Per la classe politica greca si tratta evidentemente di una pubblicazione più che imbarazzante.
Sul suo blog la giornalista Margherita Dean racconta come l'imbarazzatissimo Governo greco cerca di spiegare perché quella lista sia stata dimenticata: "Ad Atene nulla fu fatto e, anzi, ora nessuno sa dove sia la lista, tant'è che, spinto dalle rivelazioni dei giornali, l’attuale ministro delle finanze, Ghiannis Stournaras, ha dichiarato al Financial Times di averne scoperto l'esistenza dalla stampa. Diciotto mesi fa, ministro omologo di Stournaras era Ghiorgos Papakonstantinou: interrogato a proposito, ha risposto di aver consegnato la lista allo Sdoe, corpo speciale contro il crimine economico e di non averne valorizzato i contenuti perché provenienti dall'acquisizione illecita di dati personali. Stessa linea di difesa è quella seguita dal successore di Papakonstantinou, Evanghelos Venizelos, ora leader del Pasok, partito membro della coalizione di governo. Ne consegue che, per diciotto mesi, Papakonstantinou e Venizelos avevano per le mani una lista, arrivata loro per via ufficiale, di potenziali evasori fiscali. Gli ex ministri raccontano di non averla valorizzata per tutela della privacy e perché frutto di acquisizione illegale."
Meglio aumentare le tasse alla già dissanguata classe media greca, arrivata ormai a livelli insostenibili di povertà, che stanare gli evasori fiscali, con una lista fornita dalla Francia per via diplomatica? Pare di sì.
La conferma si è avuta oggi, con l'arresto immediato di Kostas Vaxevanis, che ieri ha pubblicato sulla sua rivista, Hot Doc, la lista dei possibili evasori fiscali. Solo che il suo arresto ha causato il subbuglio in Rete, con numerose iniziative anche internazionali, per chiedere la liberazione del giornalista e tutelare la libertà di stampa: ad Atene arrestano non chi compie i reati ed evade le tasse, ma chi denuncia i fatti, hanno tuonato su Twitter i greci sempre più indignati. Vaxevanis è staot liberato dopo poche ore, ma domani a mezzogiorno si dovrà presentare davanti al GIP.
L'Europarlamentare Daivd Sassoli ha promesso un'interrogazione a Strasburgo sull'argomento; su avaaz.org, c'è un appello alle autorità greche, affinché non arrestino i giornalisti che denunciano i fatti e si concentrino su chi evade le tasse. Lo stanno firmando in modo massiccio i greci, ma ci sono firme da tutta Europa., Italia, Germania, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna.
Firmatelo, se potete, l'Europa inizia anche da gesti come questo.