venerdì 16 novembre 2012

A Cadice, l'ultimo Vertice Iberoamericano di re Juan Carlos

Re Juan Carlos è stato il primo Capo di Stato ad arrivare a Cadice, ieri sera, all'aeroporto di Jerez de la Frontera, per il XXII Vertice Iberoamericano. E' il vertice del Bicentenario della Costituzione del 1812, quella stessa che per prima riconobbe lo stesso grado di cittadinanza agli spagnoli dei due emisferi, fossero residenti sul territorio della Penisola o delle sue colonie. Cadice ha celebrato il Bicentenario durante tutto l'anno, con numerosissime iniziative culturali, da esposizioni irripetibili e imperdibili a Festival teatrali e musicali che hanno coinvolto entrambi i lati dell'Atlantico.
E' anche il Vertice in cui si discuterà il passaggio dalla cadenza annuale a biennale degli incontri tra Capi di Stato e di Governo iberoamericani: il fracaso, il fallimento degli ultimi vertici, ha spinto a ripensare il senso dell'appuntamento.
E' quasi sicuramente anche l'ultimo vertice, organizzato nella Penisola, a cui prenderà parte re Juan Carlos, l'unico Capo di Stato presente a tutti gli appuntamenti, sin dal primo, a Guadalajara, nel Messico. Il sovrano ha 75 anni e numerosi acciacchi fisici e i dottori gli hanno posto un aut aut: o diminuisce il ritmo di lavoro o non garantiscono sulla sua salute. Così il re motociclista, che stupiva tutti per la passione per gli sport più rischiosi, ha dovuto abbassare il capo. Ha già rinunciato a una visita prevista a Parigi, per incontrare François Hollande, ma non ha rinunciato a Cadice, diventata il suo ultimo appuntamento prima della necessaria frenata. Sono mesi che il sovrano lavora al successo di questo vertice e sono stati il suo attivismo e le sue visite ufficiali sudamericane a garantire la presenza di buona parte dei Capi di Stato e di Governo delal Regione. A Madrid continuano a dirlo: il valore aggiunto della diplomazia spagnola è sempre don Juan Carlos. Solo negli ultimi sei mesi, da quando i medici che lo hanno operato al bacino a causa della caduta durante la battuta di caccia nel Botswana, il re ha percorso ben 70mila km in visite ufficiali, tra America Latina e Asia. Ovvio che alla sua età, e viste le varie operazioni degli ultimi anni, debba abbassare il ritmo e iniziare a cedere spazio e visibilità al Principe Felipe. L'erede al trono è già da tempo impegnato a sostenere un maggior protagonismo e lo si vedrà anche a Cadice, dove, con la moglie Letizia, accompagnerà Juan Carlos e Sofia in numerosi atti. Felipe e Letizia hanno partecipato all'attivismo della Casa Reale, per il successo del Vertice gaditano, con la loro visita ufficiale nell'America Centrale, pochi mesi fa. Ed è questo impegno della Casa Reale che testimonia il prestigio di cui la monarchia spagnola gode sempre nei territori delle ex colonie e il ruolo che può ancora giocare, nella Spagna in difficoltà.
Re Juan Carlos è arrivato da solo ieri sera, oggi sarà raggiunto dalla Regina e dai Principi delle Asturie, in tempo per accogliere i Capi di Stato e di Governo in arrivo. Tra i primi a presentarsi, Dilma Rousseff, che ha manifestato il suo "entusiasmo" per la Cumbre gaditana, Juan Manuel Santos e Rafael Correa, adesso nell'occhio del ciclone perché impedisce alle banche spagnole di appropriarsi dei beni ecuadoriani dei cittadini ecuadoriani sotto sfratto in Spagna; Felipe Calderón, che tra un paio di settimane cederà la presidenza del Messico a Enrique Peña Nieto, pranzerà oggi con re Juan Carlos e ha deliziato i suoi followers di Twitter, ieri sera, pubblicando l'immagine di un caccia, visto dall'aereo presidenziale, che lo accompagnava verso la Spagna.
Non ci saranno sei Capi di Stato e di Governo: Raúl Castro sarà assente, come sempre, da quando ha sostituito il fratello Fidel, così come non ci sarà Hugo Chávez (probabilmente anche per la sua misteriosa malattia), assenti per problemi di salute Cristina Fernandez de Kirchner, a cui i medici hanno sconsigliato il lungo viaggio (così lo ha assicurato in una telefonata a Juan Carlos), e José Mujica, che ha dato forfait ieri, poche ore prima della partenza da Montevideo; il paraguayano Federico Franco è stato espulso dalle organizzazioni latinoamericane, visto come ha destituito Fernando Lugo, e dunque non è stato invitato, mentre Otto Pérez ha annunciato la sua rinuncia a Cadice a causa del terremoto che ha colpito il Guatemala.
Nonostante le assenze, però, la diplomazia spagnola si dichiara soddisfatta della partecipazione e spera di trasformare la Cumbre in un successo del Paese. Anche se è difficile immaginare che tipo di risultati si possano raggiungere a un Vertice diventato famoso per accordi su grande idee e pochi atti concreti.
E' certamente un successo per Cadice, che ha lavorato duramente per essere pronta per questa due giorni di vetrina internazionale. Non ci sono stati solo restauri e riqualificazioni di vie e piazze, ma ci sono i numerosi appuntamenti culturali, che testimoniano la grande vivacità degli scambi iberoamericani. C'è anche il monumento per il Bicentenario, due grandi torce che costituiranno una sorta di ponte, tra il porto e il solenne monumento al Centenario della Costituzione. Sarà inaugurato dai Capi di Stato e di Governo arrivati per il Vertice ed è davvero simbolico: i discendenti di quegli spagnoli per la prima volta uguali davanti alla legge, vivessero dove vivessero, celebrano insieme a Cadice, la Costituzione che ha dato il via ai diritti e anche all'indipendenza dei loro Paesi.