Il Parque de Doñana l'ho visto e visitato solo in primavera, quando le marismas,
le lagune, iniziano a ritirarsi e a fare
posto ai cavalli, icona indispensabile dell'immaginario di questo preziosissimo
territorio dell'Andalusia meridionale. In primavera iniziano i pellegrinaggi
delle Hermandades verso il Rocio, la cui chiesa si affaccia su una delle marismas
più famose (destinata a diventare polveroso campo di accoglienza durante la
Romeria del Rocio, il pellegrinaggio religioso più famoso di Spagna, dopo quello di Santiago); in primavera la luce è alta e meridionale e
inizia a dare la sensazione abbacinante che caratterizza poi l'estate.
Ma anche nell'autunno avviato verso l'inverno, Doñana deve emanare una magia speciale. Le marismas sono laghi che rispecchiano il cielo, la foschia si alza sottile dai campi, le dune appaiono solitarie sulle spiagge.
Su abc.es, questa mattina, c'è una magnifica galleria fotografica, con immagini che danno un'idea di quanto sia spettacolare la natura del più importante parco protetto spagnolo e sono un invito: se passerete qualche giorno di vacanza in Andalusia, da qui a Natale, non dimenticate i paesaggi e le escursioni turistiche di Doñana.
Ma anche nell'autunno avviato verso l'inverno, Doñana deve emanare una magia speciale. Le marismas sono laghi che rispecchiano il cielo, la foschia si alza sottile dai campi, le dune appaiono solitarie sulle spiagge.
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