sabato 10 novembre 2012

La banca basca Kutxabank sospende gli sfratti: è la prima in Spagna

Ci sono voluti tre suicidi nelle ultime settimane, la pressione dell'Europa, che, attraverso il Tribunale Europeo di Lussemburgo, ha dichiarato incompatibili con il diritto europeo gli sfratti in corso in Spagna, la crescente azione popolare degli indignados, attraverso Plataforma de los Afectados de la Hipoteca, la decisione di PP e PSOE di mettersi d'accordo per una nuova legge. Ma alla fine gli spagnoli ce l'hanno fatta e stanno costringendo le banche a rivedere i loro procedimenti sugli sfratti.
Oggi Mario Fernandez, il presidente di Kutxabank, la banca nata dalla fusione delle casse di risparmio dei Paesi Baschi, ha annunciato la sospensione immediata di tutti i procedimenti di esecuzione degli sfratti già avviati e riguardanti le prime case, in attesa della nuova legge che il Governo ha promesso in accordo con l'opposizione socialista. Kutxabank non è una banca qualunque in Euskadi: è quella che ha il maggior numero di mutui della regione. Dunque, la sua decisione può aprire la porta ad altre analoghe di altre entità, meno esposte.
L'annuncio di Fernandez arriva poche ore dopo il suicidio di Amaia Egaña, un'ex consigliere socialista di Barakaldo, nei Paesi Baschi, a cui era stato comunicato l'ordine di sfratto. 53enne, la donna, ha risposto lanciandosi dal quarto piano, poco prima dell'arrivo degli ufficiali giudiziari. Il suo è stato il secondo suicidio in meno di un mese, e per la stessa causa, e ha causato una forte ondata di commozione e indignazione in tutto il Paese. Anche perché si è scoperto, ed è stato pubblicato da vari quotidiani (qui abc.es) che servihabitat.com, il portale immobiliare de La Caixa, con cui Egaña  aveva acceso il mutuo, aveva già messo in vendita il suo appartamento da un anno, con una fotografia dell'edificio, un prezzo di partenza di 233mila euro e l'invito: "Ti piace? Facci una proposta". Da un anno, prima ancora dello sfratto esecutivo e con un paio di dettagli: le chiavi non erano disponibili né era possibile "la visita immediata" (Amaia Egaña abitava nell'appartamento con il marito e il figlio 21enne). Il portale ha già provveduto a cancellare l'offerta, vista l'enorme eco del suicidio di Amaia in Spagna.
Ieri ci sono state concentrazioni di omaggio alla donna suicida, con protesta implicita, sia a Barakaldo che alla Puerta del Sol di Madrid.
Il gesto della donna non è passato invano. Oggi l'annuncio della sospensione immediata degli sfratti da parte di Kutxabank. Il presidente Mariano Rajoy ha rinnnovato la promessa di una sorta di moratoria di almeno due anni alle famiglie più debole e Alfredo Pérez Rubalcaba ha assicurato che lavorerà affinché nessuno spagnolo rimanga senza casa. Lunedì il nuovo incontro per tornare a discuterne.