giovedì 15 novembre 2012

Le motivazioni della Corte Costituzionale spagnola: tutti hanno diritto al matrimonio. Anche i gay

Mentre gli USA eleggevano Barack Obama, un paio di settimane fa, il Tribunal Constitucional spagnolo diceva sì alla costituzionalità del matrimonio omosessuale, dando ala ai progressisti locali e togliendo il PP dall'impiccio di dover cambiare una legge accettata dalla maggior parte degli spagnoli.
Oggi sono uscite le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale spagnola. Che sono una lezione per chiunque aspiri a uno Stato laico e che potrebbero persino ispirare il centrosinistra italiano in cerca d'autore, con i suoi soliti ma e i suoi soliti se. Il matrimonio omosessuale, spiega il Tribunal Constitucional, non danneggia il diritto fondamentale di qualunque persona a contraerlo, sia omosessuale o eterosessuale; non è danneggiato neanche il diritto degli etero, che possono continuare a sposarsi come facevano da prima del riconoscimento del matrimonio gay. Ed è talmente ovvio ed evidente, che sembra triste doverlo sottolineare.
Il Tribunal risponde anche al PP, che aveva presentato il suo ricorso perché considerava vulnerato l'articolo 32 della Costituzione spagnola, che parla del diritto dell'"uomo e della donna" di contrarre matrimonio "in piena uguaglianza giuridica". E' un diritto che l'introduzione del matrimonio delle coppie dello stesso sesso non altera perché "l'istituzione matrimoniale si mantiene in termini perfettamente riconoscibili per l'immagine che, dopo un'evidente evoluzione, abbiamo nella società spagnola attuale del matrimonio, come comunità di affetti che genera un vincolo o società di aiuto tra due persone che hanno la stessa posizione nel seno di questa istituzione". L'allargamento del matrimonio alle coppie omosessuali prevede l'uguaglianza  tra i coniugi, la libera volontà di contrarlo con la persona scelta e la manifestazione pubblica di questa volontà, dunque non vengono alterati gli aspetti fondamentali del matrimonio, così come riconosciuto dalle leggi spagnole.
In più, sottolinea il Tribunal Constitucional, il matrimonio omosessuale sta ottenendo riconoscimenti in tutto il mondo: quando è stato introdotto in Spagna, era ammesso solo in Olanda e nel Massachussetts, adesso lo riconoscono anche Portogallo, Norvegia, Svezia, Argentina, Danimarca, Canada. E, soprattutto, è la popolazione spagnola che lo considera patrimonio della propria convivenza civile: nel 2010 il 76,8% dei giovani era favorevole al matrimonio delle coppie dello stesso sesso e lo era il 66% totale della popolazione.