sabato 24 novembre 2012

Luis Garcia Montero: Il debito è il meccanismo essenziale della schiavitù

Lo scrittore granadino Luis García Montero ha da poco pubblicato in Spagna No me cuentes tu vida (Non mi raccontare la tua vita), uno dei primi libri ad affrontare il confronto generazionale negli anni della grande crisi. La sinossi diffusa da Planeta, la casa editrice, spiega che il 23enne Ramón si innamora di Mariana, la giovane romena che lavora per la sua famiglia; dopo aver scoperto la relazione, il padre di Ramón, Juan, decide di scrivere la sua storia, per trovare un punto d'unione tra passato e presente; il libro ci offre così la storia di tre generazioni, quella dell'esilio dopo la Guerra Civile, quella della Transición verso la democrazia e, infine, quella che affronta un futuro incerto a causa della crisi economica e sociale (in vendita su amazon.es e su lacasadellibro.com).
Ed è la crisi al centro di un'intervista rilasciata dal 54enne scrittore a eldiario.es, in cui si parte dal libro, per parlare di debito, di schiavitù, di speranze frustrate e di sinistra sempre in cerca d'autore. Questi sono i passaggi che ho trovato più interessanti e appassionanti.
Si pensava che la generazione dei figli avrebbe vissuto meglio di quella dei padri, cosa è successo? "E' una delle conseguenze del capitalismo finanziario smisurato, per il quale l'economia produttiva ha smesso di essere importante rispetto all'economia speculativa. Senza alcun pudore. I poteri finanziari stano accumulando in pochissime mani tutta la ricchezza del mondo. E, allo stesso tempo, la socialdemocrazia ha cercato la sua stessa rovina come progetto nella costruzione d'Europa all'accettare un ambito di unità di mercato senza uno Stato che regoli politicamente l'economia e che protegga i cittadini. Se a questo aggiungiamo la debolezza della democrazia spagnola…"
E' debole l'economia spagnola? "In Spagna c'è stata una Transizione molto timorosa. Si è lasciato che i poteri finanziari e giuridici che arrivavano dal franchismo rimanessero, per impedire lo sviluppo di un'economia sociale e di uno Stato solido, Il risultato è la debolezza assoluta della Spagna al rispondere a una crisi, mentre l'Europa non ha meccanismi per difendere la democrazia davanti ai poteri finanziari. Un'Europa, d'altra parte, con interessi colonialisti"
Si riferisce alla Germania? "Alla Germania interessa che lo Stato spagnolo impoverisca la popolazione, perché possa pagare i debiti di alcuni affari fatti dalle banche tedesche in Spagna e che sono andati male. Adesso dobbiamo pagarlo tutti con la famosa ricapitalizzazione. Il debito è sempre stato il meccanismo essenziale della schiavitù".
Un classico? "Be' sì… Nel colonialismo europeo, nell'Amazzonia o in Angola, si schiavizzavano gli indigeni, dando loro un denaro e facendo sì che non potessero mai restituito. Ogni volta il debito aumentava e siccome non potevano ma parlo, rimanevano senza diritti. Questo è quello che hanno fatto i poteri finanziari con Paesi come la Grecia o la Spagna".
I nostri diritti correranno lo stesso destino? "Se non ci pensiamo… Il nostro Paese ha una cattiva memoria. Sembra che la democrazia ce l'abbiano regalata il Re o Adolfo Suárez, che non è stata conquistata e non ci sia stata gente in carcere o assassinata per conquistarla. Allora, siccome è un favore, sembra che non abbia a che vedere con i diritti che si conquistano. I giovani, oggi, con tutte le mobilitazioni, stanno dimostrando che questa inerzia si può rompere".
Se le esperienze latinaomericane e greca illustrano chiaramente i risultati dei salvataggi, perché si insiste sugli stessi passi? "Perché abbiamo una classe politica che lavora al servizio dei poteri finanziari. In Spagna l'esempio più chiaro è la Ley Hipotecaria (la legge che regola i mutui e il debito). Quando ci sono state le alternative del BNG, Iniciativa per Catalunya e Izquierda Plural per cambiarla, i partiti maggioritari si sono incaricati di bloccarla"
Deve arrivare la giustizia europea a parlare di illegalità di questa legge, perché si pensi di cambiarla? "In Spagna ci sono due leggi che simbolizzano il nostro problema. Una è la legge Elettorale che manipola i risultati con un'ingegneria contabile per cui un partito che non ha il 30% dei voti di una società governa con una maggioranza assoluta e sembra che tutti gli spagnoli lo abbiano votato. L'altra è al Ley Hipotecaria. Le lego perché credo che la Legge Elettorale ha lavorato per creare un turno di partiti controllato alle cupole, al servizio dei poteri finanziari. E' sufficiente vedere come sono stati trattati personaggi come il presidente del Banco de Santander quando si è saputo che lui e i suoi familiari esportavano denaro all'estero per non pagare le tasse. Sappiamo che c'è una frode altissima tra le imprese spagnole dell'Ibex 35 (l'indice della Borsa di Madrid che quota le più importanti imprese del Paese), che oltre l'80% di queste imprese lavora in paradisi fiscali e che le persone con i redditi più alti e soprattutto, le imprese con maggior forza, sono state finora indagate molto poco. Perciò se paragoniamo il funzionamento del fisco o delle leggi ipotecarie negli USA e in Europa con le nostre è normale che ci si scandalizzi e si dica, ma cosa stanno facendo ai cittadini spagnoli?"
PP e PSOE sono uguali? "Se penso alle basi, non credo, ma se penso alle loro cupole sì. La legge Elettorale e la Transición bipartitica hanno messo la politica spagnola al servizio dei grandi poteri finanziari".
Gli intellettuali devono impegnarsi in politica? "Credo sia necessario che gli intellettuali siano impegnati, sì. Abbiano o meno tessere. Questa non è solo una necessità della sinistra. Ammiro molto Mario Vargas Llosa, molto impegnato con le sue idee. Appoggia movimenti e personaggi che mi sembrano molto negativi, ma lo fa, suppongo, d'accordo con la sua coscienza. Mi sembra un atto di coraggio"
Sembra che in Spagna siamo condannati a ripetere la Storia continuamente. "La storia della Spagna è una favola amara. Ogni volta che abbiamo avuto la possibilità di consolidare uno Stato e una società più giusti e moderni, le cupole del potere hanno preferito affossare il Paese, piuttosto che perdere uno solo dei loro privilegi. E' successo con la Costituzione di Cadice e la Guerra Civile ed è quello che sta succedendo adesso".