giovedì 27 dicembre 2012

Il duello di Aracely Arámbula e Christian Bach in La patrona, la nuova telenovela di Telemundo

La protagonista di La patrona, la nuova telenovela di Telemundo, che inizierà l'8 gennaio 2013 con un cast femminile che da solo vale l'attesa, è una giovane mamma single, che vive in un paesino minerario del Messico, San Pedro del Oro, e lavora in miniera. E' l'unica donna che scende nelle viscere della terra e, per la sua condizione di ragazza madre e per questo suo duro lavoro, soffre le burle e le discriminazioni dei colleghi. Quando il proprietario della miniera muore, diventa patrona, sua moglie Antonia, una donna temibile, dalla volontà di ferro, che manda il figlio Alejandro a occuparsi della miniera. Alejandro è giovane, bello, ricco e moderno, il suo incontro con la nostra protagonista è fatale e l'appassionata storia d'amore conseguente avrà drammatiche conseguenze per la nostra bella, che perderà tutto o quasi, compreso il figlio. Però non preoccupatevi, le bellissime delle telenovelas trovano sempre una forza e una determinazione inaspettate, per dimostrare alle donne di Latinoamérica che si meritano tutto e che nessuno può più di loro, se solo se lo propongono. Amore, preparazione, lavoro dignitoso e soddisfacente, niente può sfuggire alla forza di una donna decisa a farsi valere.
Anche la nostra minatrice, che tutto ha perduto, tornerà per riprendersi tutto, anche a costo di mettere in pericolo se stessa (ma tranquilli, l'amore, nelle telenovelas, vince tutto, anche la sete di vendetta e la rabbia delle donne ingiustamente trattate).
La protagonista de La patrona si chiama Gabriela Suarez, come uno dei migliori personaggi mai creati dalle telenovelas venezuelane, La dama de rosa, una produzione vista anche in Italia, con un certo successo: la Gabriela venezuelana finiva ingiustamente in carcere e, una volta uscita, preparava una sottile e raffinata vendetta contro l'uomo amato, tenendo con il fiato sospeso tutti quelli che seguivano le sue avventure. La Gabriela messicana offre alla sua interprete, Aracely Arámbula, una delle grandi occasioni della sua carriera. A 37 anni la bella attrice di Chihuahua, tornata alle telenovelas qualche anno fa, con l'ultima, fallimentare versione di Cuore selvaggio, è al suo debutto su Telemundo, il secondo canale ispanico più importante degli Stati Uniti, dopo una carriera sviluppatasi tutta tra le braccia di Televisa. Ed è un debutto con un personaggio che sulla carta sembra abbandonare gli stereotipi di bella e ingenua delle telenovelas, cari anche alle produzioni di Miami. "In questa telenovela è tutto reale, non è un set come in altre produzioni. Ho lavorato nella terra, con strumenti reali; è stato impressionante e molto forte per me, non avevo mai lavorato in queste condizioni" dice l'attrice nelle interviste che lanciano la telenovela.
Girata in scenari naturali di Querétaro e Zacatecas, in paesini che basano la loro economia sulla miniera e l'agricoltura e in haciendas che caratterizzano i paesaggi locali, La patrona ha dato ad Aracely l'occasione di vedere da vicino il duro lavoro delle miniere e le ha ovviamente cambiato la prospettiva delle cose: "E' un lavoro durissimo per una donna" ha assicurato "Mi è toccato scendere nella parte più profonda della miniera e sì, sono arrivata a sentire claustrofobia. E' stato duro abituarsi, ma mi affascinano sia la novela che il ruolo, perché sono reali. Non sono chiusa tra le quattro pareti di un set, conosco la vita reale e Gabriela mi ha insegnato a essere più tollerante e più forte". Con il suo personaggio, sostiene, ha in comune l'immenso amore per i figli: "Siamo entrambe mamme single e per entrambe è importante lottare per i nostri figli; la cosa più dura per una madre è voler stare con i propri bambini e non poterlo fare" dice l'attrice, mamma di Miguel e Daniel, nati dal legame con il cantante Luis Miguel. Gabriela e le sue esperienze di vita le hanno insegnato che "la donna è molto forte per natura, è già alla parti dell'uomo. Io l'ho vissuto sulla mia pelle. Siamo la forza e il pilastro della famiglia e diamo il nostro valore e la nostra forza ai nostri figli"
Accanto ad Aracely ci sono il cubano Jorge Luis Pila, uno dei giovani attori in ascesa nelle produzioni televisive degli Stati Uniti ispanici, e, soprattutto, Christian Bach, una delle attrici più amate del genere. 50enne, argentina, ma trapiantata in Messico da una trentina d'anni, Christian Bach è sposata con Humberto Zurita e con lui costituisce una delle coppie di ferro dell'entertainment ispanico: insieme hanno interpretato telenovelas che hanno appassionato gli amanti del genere, De purasangres (Il segreto in Italia) ed Encadenados (Incantenati) in primis, hanno prodotto spettacoli televisivi e teatrali che hanno portato i capolavori della letteratura alle classi sociali più basse. Adesso, che hanno raggiunto entrambi una maturità splendida, hanno avuto l'intelligenza di accettare il tempo che passa e di scegliere personaggi adatti alla loro età (non pensate che sia cosa comune, non è raro, soprattutto su Televisa, vedere aitanti 50enni che interpretano personaggi 30enni). Humberto si è visto recentemente in Italia, in Terra ribelle e seguiti vari; Christian si lascia amare dalle telenovelas di Miami, dove continua a utilizzare la sua bellezza algida e aristocratica di bionda irraggiungibile, impreziosita dalla maturità. Il suo personaggio, stavolta, è quello di una donna dura e determinata, "temibile e dalla volontà di ferro", secondo i comunicati di Telemundo. Sarà un bel duello, tra lei e Aracely Arámbula.
Da youtube, 4 dei promo trasmessi da Telemundo per lanciare La patrona.