martedì 1 gennaio 2013

Il presidente dell'Uruguay e il miglior discorso del mondo: la felicità, la ragione per cui siamo qui

Mi piace iniziare il 2013 con José Mujica, il presidente dell'Uruguay. E' noto per il suo stile di vita semplice e austero, coerente con le sue convinzioni, nonostante la sua posizione istituzionale (è di questi strani leaders che pensano che i politici debbano dare l'esempio e che non possano chiedere sacrifici se non conducono uno stile di vita adeguato ed esemplare). Mujica ha 74 anni, di cui 14 trascorsi nelle carceri della dittatura fascista che ha governato l'Uruguay tra gli anni '70 e '80. E' diventato presidente del suo Paese due anni fa e da allora continua a vivere nella sua chacra, la sua tenuta agricola, con la moglie Lucia Topolanski, al suo fianco da una vita, e la cagnolina Manuela; il 90% del suo stipendio di presidente va a progetti sociali; lui vive con circa 20mila pesos al mese, poco più di 700 euro, e assicura che sono sufficienti "e devono esserlo perché ci sono uruguayani che vivono con molto meno".
Mujica vorrebbe anche che le pensioni per gli ex presidenti venissero versate ad iniziative sociali e ha come auto ufficiale una Chevrolet Corsa (andava al Parlamento, come deputato, su una Vespa). Nella sua dichiarazione dei redditi risulta proprietario solo di una vecchia VW Fusca, un'auto valutata 1945 dollari (la chacra è a nome della moglie, che condivide i suoi valori e dona parte del suo stipendio di senatrice).
Qualche settimana fa, un'amica di Rotta a Sud Ovest su Facebook, non ricordo il suo nome e mi dispiace, ha pubblicato sulla propria lavagna di Facebook il video del discorso da lui pronunciato alla Conferenza di Rio sull'Ambiente del 2012. Il miglior discorso del mondo, dice il titolo scelto da chi lo ha  pubblicato su youtube. E' un discorso che critica i principi che guidano oggi lo sviluppo del mondo, il consumo ad ogni costo, che generale disuguaglianze sociali, danni all'ambiente e ansia da prestazione. "Nel mio Paese ci sono 3 milioni di persone, ma ci sono anche 13 milioni delle migliori vacche del mondo e 8-10 milioni di magnifici ovini. I miei compagni lavoratori hanno lottato molto per ottenere le 8 ore di lavoro e adesso stanno ottenendo le 6 ore; ma chi ottiene 6 ore ha due lavori, cioè, lavora più di prima! Perché?! per pagare le rate della moto e dell'auto che si è comprato! debiti e debiti! e quando terminerà di pagare i suoi debiti sarà un vecchio reumatico come me. E uno si fa questa domanda: è questo il destino della vita umana?" si chiede in uno dei passaggi più belli del suo discorso. Ovviamente per lui non lo è, perché siamo arrivati a questo mondo non per essere schiavi dei meccanismi del mercato (oggi sono loro che si governano, lamenta Mujica), ma per essere felici.
Il diritto alla felicità, che fu caro ai padri fondatori degli Stati Uniti torna nelle parole di Mujica come l'unica ragione per cui valga davvero essere a questo mondo. Lo ribadisce nella parte finale del suo discorso, quando assicura che lo sviluppo non può essere contro, ma dev'è essere "a favore della felicità umana, dell'amore, della terra, delle relazioni umane, della cura dei figli, dell'avere l'indispensabile. Proprio perché questo è il tesoro più importante che abbiamo, quando lottiamo per l'ambiente, il primo elemento per cui lottiamo è la felicità umana". Parole semplici, pronunciate con il dolce accento platense, ma profondamente condivisibili. Un politico che difende la felicità umana, anche con l'esempio. Che nel 2013 ne appaiano altri, come lui.
Il discorso di Jose Mujica su youtube, sottotitolato in italiano: non perdetelo, sono 10 minuti di alta e nobile politica