lunedì 31 dicembre 2012

l cinque ammirabili del 2012

L'ultimo post dell'anno di Rotta a Sud Ovest è riservato come sempre alle cinque persone che, guardando a Sud Ovest, verso i Paesi di lingua spagnola, hanno reso speciale questo 2012, dandoci un esempio, un'ispirazione, una guida. Dimostrandoci che vale sempre la pena trovare le ragioni, continuare a crederci, continuare ad appassionarci, anche se costa prezzi altissimi.
A tutti loro, grazie. Ai lettori di Rotta a Sud Ovest, Buon 2013.

María Santos Gorrostieta

E' una delle centinaia di donne che tutti i giorni si oppongono con coraggio alla criminalità organizzata, che, nel suo Paese, il Messico, ha il volto dei narcotrafficanti. Sindaco di Tiquicheo, paesino dello Stato di Michoacán, ha subito due attentati per essersi opposta al narcotraffico; nel primo ha perso il marito, nel secondo ha rischiato di morire ed è stata a lungo in coma, subendo anche una colostomia. Si è poi fatta fotografare, con le cicatrici in evidenza, perché nessuno dubitasse delle sue ferite e della sua lotta determinata. E' stata sequestrata, torturata e uccisa a novembre, a 36 anni. Nessuno più ammirabile di lei, in questo 2012. Que descanses en paz, María.

Susana Trimarco

A febbraio Susana Trimarco ha portato in Tribunale gli 11 sospettati di aver sequestrato sua figlia Marita, per costringerla alla prostituzione in vari postriboli argentini. Le ci sono voluti 11 anni di indagine, durante i quali ha liberato decine di vittime della schiavitù sessuale e ha ispirato una nuova legge argentina, contro la tratta delle persone. La sentenza del Tribunale di Tucumán è arrivata poche settimane fa, con un'assoluzione per tutti gli imputati, che ha indignato il Paese e che ha scatenato violente reazioni. Superata l'amarezza, Susana ha già annunciato le contromosse, a iniziare dalla denuncia dei giudici. Ha l'intera Argentina (e non solo) al suo fianco. Suerte, Susana.

Ana Pastor

Negli anni in cui RTVE, la tv pubblica spagnola, è stata indipendente dal potere politico, Ana Pastor ha condotto con piglio volitivo, il programma mattutino d'interviste Los desayunos de TVE. Bella, intelligente e brillante, Ana metteva spesso in difficoltà gli ospiti intervistati: i presidenti di Iran ed Ecuador, i leaders di PP e PSOE, per esempio; essendo giornalista e volendo risposte, le cercava con insistenza, provocando l'ira di vari intervistati del PP. I nuovi dirigenti, voluti dal PP, le hanno tolto il programma e lei ha preferito lasciare TVE per la CNN. Los desayunos continuano a perdere telespettatori e Ana è diventata bandiera del giornalismo indipendente. Bien hecho, Ana!

Hugo Chávez

Sono ore delicate per il presidente venezuelano, che potrebbe star vivendo i suoi ultimi giorni a causa del cancro di cui soffre da un anno e mezzo. Difficile conoscere il suo vero stato di salute, ma rimane il fatto che, già gravemente malato, quest'anno ha messo in secondo piano la propria salute per riconquistare la presidenza del Venezuela, in una campagna elettorale drammatica, contro un candidato più giovane, che ha riunito l'opposizione per la prima volta in anni. Il tempo di vincere le elezioni e la malattia è tornata in tutta la sua violenza. E' valsa la pena giocarsi la vita per la Revolución? La risposta la conosce solo lui, a L'Avana, però que le vaya bien, señor Presidente.

José Maria Manzanares

E' il primo torero ad aver messo d'accordo i puristi delle corride e le revistas del corazón, che difficilmente vanno d'accordo. Siviglia e Madrid impazziscono per lui, le riviste patinate scelgono la sua bellezza maschia e i suoi sguardi profondi per parlare del nuovo uomo iberico, virile, seducente e attento alla moda. E lui si lascia amare, per portare il toreo fuori dalle plazas e difenderne l'esistenza: si lascia fotografare con la gonna, è attivo su Twitter, è testimonial di glamour, è stato voluto da Mario Testino, accanto a Kate Moss, per raccontare su Vogue la Spagna post-movida. E se non bastasse, si dichiara monogamo e fedele alla moglie, con cui sta dall'adolescenza. Perfetto.