Mi ci è voluto più tempo che per Siviglia o per Cadice, ma alla fine mi sono
innamorata anche di Córdoba. In qualche modo, per la sua tenera malinconia di
capitale che tutto ha avuto e tutto ha perduto, le voglio ancora più bene e mi
piace sempre tornarci per vedere come sta e perdermi nella sua Mezquita uno dei
posti più belli d'Europa (per me sono capaci di tante emozioni
contrastanti, che fanno sentire quanto sia dolce il naufragare in questo mare, l'arco delle Alpi dalla collina
di Torino, l'Oceano Atlantico dalle fortificazioni di Cadice, la Corniche di
Lussemburgo e la Mezquita, l'unica che dal suo interno faccia pensare all'infinito e a quello che siamo).
Su pinterest.com c'è una bella galleria di immagini di Córdoba, gli immancabili
patios,
diventati Patrimonio Immateriale dell'Umanità, che aspettano la primavera per
esplodere in tutta la loro bellezza, l'eterno ponte romano, le stradine bianche
della Judería e dei paesini della provincia. E poi lei, la Moschea-Cattedrale,
intorno a cui tutto continua a girare, con le sue colonne infinite, le sue
penombre e le sue preziosissime cupole di fattura bizantina (se andate a Córdoba,
non rinunciate
alla visita notturna della Mezquita, per scoprirne tutti i
segreti della costruzione, le audioguide sono anche in italiano).
