sabato 2 febbraio 2013

Le Falklands/Malvinas sono in realtà uruguayane? Un libro per la nuova ipotesi

Come se le cose non fossero già abbastanza tese tra Argentina e Regno Unito sulla sovranità delle isole Falklands/Malvinas, arriva un libro, Las Malvinas, ¿son uruguayas?, scritto dall'uruguayano Juan Ackermann e dall'argentino Alfredo Villegas, a sostenere le pretese uruguayane sull'arcipelago dell'Atlantico meridionale.
Perché il piccolo Stato del Rio de la Plata avrebbe diritto a entrare nella contesa sulle isole? Lo spiega Alfredo Villegas al quotidiano spagnolo El Mundo. La domanda che dà titolo al libro si basa "sul possesso giuridico che il porto militare di Montevideo aveva, a metà del XVIII secolo, sull'arcipelago delle Malvinas, sulla Terra del Fuoco e sulla costa patagonica. Insomma, in quei turbolenti tempi della storia americana, il primo controllo amministrativo avuto dalle Malvinas  fu dell'Apostadero Naval di Montevideo".
E non solo, Villegas, appassionato delle culture indigenas dell'Argentina, ha studiato le etnie del Paese, fino ad arrivare ai legami tra tehuelches e charrúas (i primi abitanti dell'Uruguay) e tra questi e i tehuelches del sud, che furono i primi abitanti dell'arcipelago. "Come tutte le etniche nomadi, non avevano una sede fissa e le isole facevano parte del loro itinerario annuale, alla ricerca di caccia, pesca e vita. Erano grandi canoisti e il primo contatto che ebbero con l'uomo bianco fu con un colonizzatore francese che aveva costruito alcune case nelle Malvinas. Di lì arriva il legame con Montevideo e il suo controllo delle isole. Da lì è iniziata la mia ricerca" spiega Villegas a El Mundo.
La giurisdizione di Montevideo riguardava la pesca delle balene, dei lupi marini, il cambio della guardia costiera e la dotazione di guardie navali, spiega il quotidiano spagnolo.
Il libro non intende spingere le autorità uruguayane a reclamare, pure loro, la sovranità sull'arcipelago, ma vuole essere uno spunto per rivedere la storia delle isole. L'Uruguay, del resto, non avrebbe gli strumenti legali per reclamare le Falklands: "La sovranità uruguayana è una curiosità storica ed è molto interessante dal punto di vista accademico" spiega lo spagnolo Juan Luis González Pérez "ma è impraticabile da un punto di vista legale. Le isole sono nel Comitato di Coordinamento dell'ONU dal 1965, che riconosce che i due Paesi che si stanno disputando la loro sovranità sono Regno Unito e Argentina".
Non c'è spazio, dunque, per le eventuali pretese uruguayane. E Villegas, che si dichiara rispettoso della rivendicazione argentina e, soprattutto, da argentino, dei giovani soldati argentini morti nella guerra delle Falklands, negli anni 80, e del dolore dei loro familiari, dice che "il titolo del libro è una domanda per generare una discussione di ambito intellettuale, seria, in cui si possano confrontare i documenti storici", perché vuole che sia chiaro che il suo libro "non è una sciocchezza mediatica, ci sono documenti reali, che indicano che ci sono verità da approfondire".
Il libro offre cinque ipotesi sulle isole, con un'unica certezza finale: "L'Uruguay non può essere neutrale né lavarsi le mani sulle Malvinas, essendo stato parte innegabile della loro storia".