domenica 17 febbraio 2013

Gracias, Grecia: il video spagnolo sull'eredità greca che trionfa su youtube. Anche tra i Greci

Ho già raccontato più volte come mi ha sempre colpito il senso di solidarietà degli Spagnoli con i Greci, da quando è scoppiata la crisi; vedere le bandiere greche nelle manifestazioni indignadas non smette mai di sorprendermi e di piacermi.
E' segno di affetto, di consapevolezza e di ammirazione anche questo video, realizzato dai professori e dagli studenti di una scuola di Murcia, per ricordare la grande eredità che la Grecia e il greco ci hanno lasciato. Una studentessa ricorda che grazie a Ippocrate (e a Galeno), i medici hanno oggi a disposizione ben 75mila parole: ne usano abitualmente 25mila. E gli studenti ne ricordano alcune, dall'artrosi alla radiografia, passando per la sinusite e la leucemia.
Ma alla Grecia e al greco dobbiamo concetti e parole come l'etica, la logica, la matematica, la filosofia, l'architettura. E non parliamo del teatro, della commedia e della tragedia; della musica e delle muse, della maratona e della ginnastica.
Il video è una sfilza di parole e di ringraziamenti alla Grecia, per tutto quello che ci ha dato e per tutto quello che l'intera Europa le deve. Doveva essere un semplice esercizio scolastico per ricordare l'attualità di una lingua classica (e non sapete quanto le si è grati, decine di anni dopo averla studiata al liceo, perché magari si sarà dimenticato l'aoristo, ma la logica lasciata dalle declinazioni è sempre lì, vigile e attenta, a esigere chiarezza e conseguenze nei ragionamenti). E' diventato un omaggio a un Paese in crisi, ingiustamente maltrattato e umiliato.
Pubblicato un mese fa su youtube, ha superato le 300mila visite, migliaia delle quali provenienti dalla Grecia. E molti sono i messaggi lasciati dai Greci grati per vedere ricordato da altri Europei il loro ruolo nel nostro continente e il posto che spetta loro nella storia dell'Occidente. Dev'essere davvero commovente, per loro, vedere che non tutti hanno dimenticato, in questi anni.
Io, per aver scoperto questo video, devo ringraziare Arturo Pérez Reverte, che ne ha parlato su Twitter. Se potete, dategli un'occhiata: è in spagnolo, ma parla di parole che anche noi usiamo e riconosciamo tutti i giorni. Non è difficile capirlo e la creatività di questi ragazzi e la Grecia se lo meritano.