"Quando lasci le isole, lasci in esse tutto quello che
hai vissuto, senza che ti perseguiti" Da questa frase di un amico, Carmela
Diaz ha scritto uno dei libri più venduti di Spagna, Pecados que cometimos
en cinco islas, un romanzo erotico che si svolge tra Minorca, Lesbo,
Venezia e che, tranquilli, non ha niente a che vedere con la trilogia delle
Cinquanta sfumature di grigio. Non ha niente a che vedere neanche con i libri
erotici ad essa ispirata, che hanno invaso le librerie in questi mesi: il
romanzo di Carmela Diaz è uscito quasi contemporaneamente alle avventure di
Anastasia Steele e Christian Grey, pertanto, ammette la scrittrice spagnola, si
è avvalso, più che altro, dell'interesse improvvisamente sorto nei media per i
libri erotici.
I protagonisti del suo romanzo sono Rodrigo, un genio della letteratura spagnola contemporanea, e Jimena, una giovane donna sicura di sé, senza pregiudizi e pronta a prendere in mano la situazione. Il loro incontro si produce in un caffè: un uomo annoiato in cerca di distrazione, una donna giovane e audace, che sostiene gli sguardi. Di lì parte il loro gioco di seduzione e la loro ricerca del piacere. Siamo davanti a due adulti, a due personalità ben definite, a un uomo esperto e a una donna intelligente che non si fa dominare.
Per aiutarci a capire i loro giochi e la loro forza psicologica, Carmela Diaz alterna sempre i loro punti di vista. Ed è questa capacità di descrivere i sentimenti e le psicologie dei due protaognisti ad aver attirato non solo le lettrici, abituali consumatrici, a quanto pare più degli uomini, di questo tipo di letteratura, ma anche i lettori, soprattutto più maturi. "Non ho avuto alcun problema a definire Rodrigo, a stabilire come pensava o come sentiva perché ho sempre avuto amici con cui parlare di questo argomento. Mi è costato, questo sì, adattarmi al linguaggio maschile sul sesso, perché è diverso da quello delle donne. Ma tutte le persone, uomini e donne, sono piuttosto simili nell'ambito dei sentimenti, al di là delle loro capacità intelelttuali, siano geni come Rodrigo o mediocri" ha detto Diaz ai media.
Per tranquillizzare la curiosità dei suoi lettori, la scrittrice spiega anche, divertita, di non essere Jimena. "Scrivere un romanzo erotico è come scrivere sugli etarras. Non ho ucciso nessuno, per cui, bisogna fare ricerche, chiedere, ascoltare… lo stesso è successo con questo libro. Ottieni informazione ovunque, anche tra le persone a te più vicine. Io non sono Jimena, ma mi assomiglia. Molte donne mi hanno detto, "voglio essere come lei, finalmente un'eroina che non è sottomessa". Io mi circondo di donne forti e indipendenti, toste"." E anche Jimena è così: è una giovane donna del XXI secolo, che sa cosa vuole, sicura di sé, "la regola e non l'eccezione, in questi tempi" sostiene Diaz. Perché, se la letteratura ci propone eroine inesperte o desiderose di sottomissione, non tanto fisica quanto psicologica, Carmela Diaz va controcorrente e si ispira alla realtà: "Jimena non è sottomessa a Rodrigo perché nella vita reale le donne non sono sottomesse all'uomo. Non capisco perché la sua forza affascini tanto, è una donna moderna, forte, che non si lascia dominare, come tutte le donne che conosco. Le mie amiche ed io condividiamo le sue caratteristiche, magari non tanto il suo punto perverso o macabro, però il resto sì".
E sulla trasgressione dei due amanti, nei loro weekend isolani, Carmen Diaz ha le idee molto chiare: "L'importante, nella vita, è non rimanere con la voglia di fare cose, l'unico limite esistente è quello che ci imponiamo noi. Non tutti trasgrediscono, una cosa è quello che la società ci vende e un'altra è quello che le persone fanno nell'intimità. E, attenzione, la trasgressione non dev'essere per forza qualcosa di eccessivo, è semplicemente osare fare qualcosa che non si era fatto prima. E' spingere se stessi a fare cose che per carattere, paura o qualunque ragione, si controlla. Anche la più innocente. La trasgressione è una ribellione contro se stessi".
Pecados que cometimos en cinco islas, in spagnolo, è in vendita su casadellibro.com, in versione carta ed e-book
I protagonisti del suo romanzo sono Rodrigo, un genio della letteratura spagnola contemporanea, e Jimena, una giovane donna sicura di sé, senza pregiudizi e pronta a prendere in mano la situazione. Il loro incontro si produce in un caffè: un uomo annoiato in cerca di distrazione, una donna giovane e audace, che sostiene gli sguardi. Di lì parte il loro gioco di seduzione e la loro ricerca del piacere. Siamo davanti a due adulti, a due personalità ben definite, a un uomo esperto e a una donna intelligente che non si fa dominare.
Per aiutarci a capire i loro giochi e la loro forza psicologica, Carmela Diaz alterna sempre i loro punti di vista. Ed è questa capacità di descrivere i sentimenti e le psicologie dei due protaognisti ad aver attirato non solo le lettrici, abituali consumatrici, a quanto pare più degli uomini, di questo tipo di letteratura, ma anche i lettori, soprattutto più maturi. "Non ho avuto alcun problema a definire Rodrigo, a stabilire come pensava o come sentiva perché ho sempre avuto amici con cui parlare di questo argomento. Mi è costato, questo sì, adattarmi al linguaggio maschile sul sesso, perché è diverso da quello delle donne. Ma tutte le persone, uomini e donne, sono piuttosto simili nell'ambito dei sentimenti, al di là delle loro capacità intelelttuali, siano geni come Rodrigo o mediocri" ha detto Diaz ai media.
Per tranquillizzare la curiosità dei suoi lettori, la scrittrice spiega anche, divertita, di non essere Jimena. "Scrivere un romanzo erotico è come scrivere sugli etarras. Non ho ucciso nessuno, per cui, bisogna fare ricerche, chiedere, ascoltare… lo stesso è successo con questo libro. Ottieni informazione ovunque, anche tra le persone a te più vicine. Io non sono Jimena, ma mi assomiglia. Molte donne mi hanno detto, "voglio essere come lei, finalmente un'eroina che non è sottomessa". Io mi circondo di donne forti e indipendenti, toste"." E anche Jimena è così: è una giovane donna del XXI secolo, che sa cosa vuole, sicura di sé, "la regola e non l'eccezione, in questi tempi" sostiene Diaz. Perché, se la letteratura ci propone eroine inesperte o desiderose di sottomissione, non tanto fisica quanto psicologica, Carmela Diaz va controcorrente e si ispira alla realtà: "Jimena non è sottomessa a Rodrigo perché nella vita reale le donne non sono sottomesse all'uomo. Non capisco perché la sua forza affascini tanto, è una donna moderna, forte, che non si lascia dominare, come tutte le donne che conosco. Le mie amiche ed io condividiamo le sue caratteristiche, magari non tanto il suo punto perverso o macabro, però il resto sì".
E sulla trasgressione dei due amanti, nei loro weekend isolani, Carmen Diaz ha le idee molto chiare: "L'importante, nella vita, è non rimanere con la voglia di fare cose, l'unico limite esistente è quello che ci imponiamo noi. Non tutti trasgrediscono, una cosa è quello che la società ci vende e un'altra è quello che le persone fanno nell'intimità. E, attenzione, la trasgressione non dev'essere per forza qualcosa di eccessivo, è semplicemente osare fare qualcosa che non si era fatto prima. E' spingere se stessi a fare cose che per carattere, paura o qualunque ragione, si controlla. Anche la più innocente. La trasgressione è una ribellione contro se stessi".
Pecados que cometimos en cinco islas, in spagnolo, è in vendita su casadellibro.com, in versione carta ed e-book
