lunedì 11 marzo 2013

A nove anni dagli attentati di Madrid

Magari il prossimo anno l'attenzione mediatica internazionale sarà tutta concentrata sull'11 marzo madrileno e magari ci saranno incontri e atti ufficiali che in questi nove anni di dolore non si è riusciti a realizzare, a causa delle violente separazioni tra i familiari delle vittime, le formazioni politiche, i mezzi di comunicazione, ancora impegnati a sostenere che tutto fu una congiura del PSOE per tornare al potere, dopo gli anni di Governo di José Maria Aznar.
Sono passati nove anni da quella mattina in cui i treni, che dalla grande periferia dei Comuni satelliti correvano verso Atocha, la principale stazione di Madrid, con il loro carico di studenti, lavoratori e varia umanità, furono fermati dalle bombe.
Un pensiero per chi non c'è più e per chi resta, ricordando le emozioni in quello spazio della Stazione trasformato dalla spontaneità popolare in una sorta di cappella laica per gli assassinati, con pensieri, foto, bandiere nazionali, gagliardetti delle squadre di calcio, candele. Uno dei posti più emozionanti e dolorosi visti nella vita.
Que descansen en paz, los 191 de Atocha.