lunedì 8 aprile 2013

E' morta Sara Montiel, la diva del cinema spagnolo. La prima a trionfare a Hollywood

Maledetta primavera, che non arriva e si porta via tutti i più amati del cinema spagnolo.
Oggi, a 85 anni, è morta Sara Montiel, la diva del cinema spagnolo, una delle attrici più belle che abbia dato la Spagna, la prima a trionfare a Hollywood, negli anni 50.
Chiamata affettuosamente Saritísima, è stata una delle interpreti più importanti e una delle più sensuali di Spagna, in film come La violetera o El último cuplé, grandi successi degli anni 50. a Hollywood ha preceduto le Penélope Cruz e Paz Vega, portando per prima il fascino iberico in film come Veracruz, con Gary Cooper e Burt Lancaster. Ha coltivato anche una carriera di cantante che ha regalato immagini indimenticabili, mentre canta, con un sigaro in mano, Fumando espero, Bésame mucho, Amado mio.
E' stata una delle grandi stars del cinema spagnolo, una diosa, una divina, come dicono oggi i numerosi tweets che la ricordano. Sono le attrici più giovani, da Hiba Aboruk a Elena Furiase, tutte lanciate dalla tv e ancora in cerca d'autore cinematografico, che esaltano la sua bellezza e la ricordano come 'la più bella' di tutte.
Il mio ricordo di Sara Montiel inizia una quindicina di anni fa e passa per le pagine delle revistas del corazón, così importanti per imparare lo spagnolo. Era intorno ai 70 anni, aveva perduto l'antica, fiera bellezza, rimanevano intatti il carattere indomabile e la convinzione di essere sempre la più grande di tutte. Parlava di se stessa e della sua carriera con grande orgoglio e grande consapevolezza: tutti lodavano il coraggio di Penélope, che aveva lasciato la sicura fama spagnola per tentare l'avventura americana e lei ricordava di averlo fatto con una quarantina d'anni di anticipo, fino ad arrivare a sedurre Gary Cooper (il Tom Cruise dell'epoca?). Nelle interviste assicurava che non c'era ancora alcuna attrice paragonabile a lei: chi, del resto, sa oggi sedurre dal grande schermo e dal microfono con l'aria di una femme fatale pericolosa e inafferrabile? E chi sa partire da una famiglia umile e contadina della Mancia (portando poi con orgoglio l'aggettivo di manchega in tutto il mondo), per arrivare adolescente a Madrid e conquistare poi la Spagna intera e persino Hollywood?
Poi si era fatta coinvolgere nei giochini delle revistas del corazón  aveva sposato, in esclusiva su Hola, un cameraman cubano, di una quarantina d'anni più giovane e suo grande fan. Lei si comportava ancora come una diva seducente e una donna irresistibile, risultando soprattutto patetica, come tutte le bellissime che non sanno accettare il tempo che passa, raccontando di questo marito cubano e di uno spasimante italiano che poteva richiamare all'ordine tutte le volte che voleva. Lui è risultato essere un opportunista in cerca di un'occasione, ma è stato tutto sommato leale, sparendo poco dopo il rapido divorzio.
Lucida, ironica e irriverente, era uno spasso nelle interviste, per come parlava di se stessa, per i suoi ricordi, per la prontezza delle battute.
Da youtube, questo video, in cui canta una delle sue canzoni più famose, Fumando espero. Hasta siempre, Sara.
PS che crudele il destino, che toglie a una donna egocentrica come lei, il privilegio delle prime pagine nel giorno del suo addio: la morte di Margareth Thatcher la costringe a condividere l'attenzione dei media, anche in Spagna.