Dicono che la Domenica della Feria de Abril sia il giorno più malinconico e
triste, essendo l'ultimo giorno; al Real c'è meno gente, perché non a tutti
piace l'addio, e chi c'è ha la consapevolezza di stare vivendo gli ultimi
istanti. Un po' come quando finisce l'estate, insomma, senza settembre, che
attenua la tristezza dell'agonia (e infatti in molti lamentano che la Feria
abbia perso il lunedì, la giornata che rendeva la domenica ancora festiva e
lasciava al lunedì, ultimo giorno, tutta la malinconia).
La crisi economica e il caldo hanno fatto sì che la Feria non sia stato
l'affare perfetto per i commercianti e per le casetas. "La crisi c'è e si
nota" è un po' la lamentela riportata da tutti i quotidiani sivigliani.
Sono scesi gli affari dei venditori ambulanti, si sono visti meno turisti nel
Real (e anche meno famosi locali e i presenti non sono stati del massimo
livello, come si era abituati fino a pochi anni fa).
Insomma, una Feria un po' sottotono, in linea con il momento difficile che sta
vivendo la Spagna, in attesa di una ripresa che chissà quando arriverà.
A concludere la settimana di festa, i fuochi artificiali, che hanno illuminato
Siviglia e che i quotidiani riportano dalle imbarcazioni in crociera sul
Guadalquivir e dalla riva sivigliana del fiume. Gallerie fotografiche su
elcorreoweb.es e diariodesevilla.es.