La Mula è il film sul cui set si sono conosciuti e Tres metros sobre el cielo è il
film sul cui set si sono innamorati. Quattro anni dopo il primo incontro, in
coincidenza con il lancio de La Mula, arriva su XLSemanal, che dedica loro anche la copertina, la prima intervista in comune:
Mario Casas e Maria Valverde si prestano finalmente per foto glamour e
fintamente hot e parlano a ruota libera, soprattutto dell'ammirazione reciproca. Entrambi hanno un look insolito, a causa dei nuovi
impegni professionali: lei è bionda per le esigenze della serie tv Hermanos,
che sta finendo di girare, lui ha la barba per Ismael, il film che sta girando
con Belén Rueda e Sergi Lopez.
Di La Mula si parla pochissimo, giusto per dire che con la Guerra Civile hanno
pochi rapporti, sia per questioni generazionali che familiari (anche se Maria
mostra più sensibilità di Mario, all'ammettere che l'estraneità non fa sì che
non interessi, perché "vediamo che è un tema non risolto, vediamo tutto
quello che succede in Spagna ogni volta che si tocca l'argomento, questa
impossibilità di riconciliazione").
In realtà nell'intervista si parla soprattutto delle loro fatiche di giovani
stelle, del loro rapporto con i fans e con i paparazzi. Emerge soprattutto
l'ammirazione che Maria sente per il bel compagno. Mario, come molte giovani
stars maschili intorno ai 30 (lui ha 28 anni), deve buona parte del successo
alle adolescenti e ai ruoli a loro diretti, sembra un attore per ragazzine, un
cliché che gli è sempre stato stretto, anche se lo ha sempre accettato con
umiltà, e che ha cercato di superare cercando sempre nuovo ruoli, fino ad
arrivare al cinema d'autore, con Álex de la Iglesias e il suo Las brujas de Zugarramurdi. Il cambio di registro,
però, è iniziato con Grupo 7, uno dei film che ha ottenuto il maggior numero
di candidature ai Goya 2013, senza però considerare la sua interpretazione. Un
pregiudizio dei colleghi dell'Academia verso un bello e impossibile come lui? Lui
non vuole dare importanza alla cosa, ma si vede che gli dispiace: "Io vinco
premi solo quando vota la gente" dice. Mentre Maria si chiede ancora adesso
perché lui non sia stato candidato ai Goya. Lui dice che si lavora sempre per
il pubblico e che l'unica cosa che importante è "lavorare e imparare da
ogni opportunità". E' sufficientemente autocritico da riconoscere di dover
migliorare in molti aspetti, compreso il più debole di tutti, la dizione.
La sua fidanzata è molto più indulgente di lui e sottolinea soprattutto quanto
lo ammira e quanto apprezza il percorso professionale che sta seguendo: "Io
lo ammiro molto come attore, tutte le tappe per cui è passato e certe cose mi
fanno arrabbiare..." E ancora: "Con Grupo 7 gli ho detto che era la
prima volta che l'ho visto interpretare un grande personaggio e non capirà
mai perché non è stato nominato ai Goya. Continuo a pensarlo".
Si passa così a parlare dei paparazzi, di quanto sia faticoso tener separata la
vita professionale da quella privata: "Fosse stato per noi avremmo mantenuto
la nostra storia in segreto per tutto il tempo possibile" dice Maria, dando
così il titolo a XLSemanal. Sia lui che lei difendono
il fatto che il loro rapporto sentimentale è cosa loro, "non c'è ragione
per cui la tua vita personale faccia parte della tua carriera" sostiene
lei. Mario lamenta invece come le interviste vengano tergiversate e come si
cerchi la frase ad effetto, magari fuori contesto, per ottenere il titolo 'scandaloso':
"Non ho alcun problema a parlare, ma a volte sono stato gentile, mi sono
rilassato e, al leggerlo dopo, vedi che è stato tutto tergiversato. Per questo
tieni la guardia, stai attento a quello che dici. Mi sono preso tanti di quei
colpi... La cosa abituale è vedere un titolo fuori contesto che scandalizza, ma
che se vai a leggere il testo, vedi che sono quattro parole di una frase molto
più lunga, che dice tutt'altro".
Poi ci sono i problemi con i paparazzi, che all'inizio spaventavano Maria, meno
esposta di un idolo delle adolescenti come Mario, all'assedio dei fotografi. Lui
commenta: "Maria si innervosisce, però se fai qualcosa, se reagisci,
scendi dalla macchina e ti avvicini, gli stai regalando il numerito che
aspettano per pubblicarlo".
Teorizzano infine sulle loro reazioni nel caso di una chiamata di Almodóvar,
giurando che, al di là della soddisfazione per la telefonata, accetterebbero
solo se convinti dal personaggio proposto, scherzano sul bacio gay che Mario e
Hugo Silva si scambiano in Las brujas di Zugarramurdi ("Álex è furbo, mette un bacio lì e,
chiaro, sa già che sarà la bomba, ce lo ha detto mentre lo giravamo: Sappiate
che va diretto nel trailer!"), si fanno i complimenti e lasciano queste
foto, che giocano a essere hot, con scambi di sguardi e di sorrisi di giovani
amanti.
Le foto, dalla galleria fotografica nella pagina web del fotografo che le ha scattate, Juan Aldabaldetrecu.
Le foto, dalla galleria fotografica nella pagina web del fotografo che le ha scattate, Juan Aldabaldetrecu.