domenica 21 aprile 2013

La prima intervista (e le prime foto) di Mario Casas e Maria Valverde: come ci ammiriamo l'un l'altro!

La Mula è il film sul cui set si sono conosciuti e Tres metros sobre el cielo è il film sul cui set si sono innamorati. Quattro anni dopo il primo incontro, in coincidenza con il lancio de La Mula, arriva su XLSemanal, che dedica loro anche la copertina, la prima intervista in comune: Mario Casas e Maria Valverde si prestano finalmente per foto glamour e fintamente hot e parlano a ruota libera, soprattutto dell'ammirazione reciproca. Entrambi hanno un look insolito, a causa dei nuovi impegni professionali: lei è bionda per le esigenze della serie tv Hermanos, che sta finendo di girare, lui ha la barba per Ismael, il film che sta girando con Belén Rueda e Sergi Lopez.
Di La Mula si parla pochissimo, giusto per dire che con la Guerra Civile hanno pochi rapporti, sia per questioni generazionali che familiari (anche se Maria mostra più sensibilità di Mario, all'ammettere che l'estraneità non fa sì che non interessi, perché "vediamo che è un tema non risolto, vediamo tutto quello che succede in Spagna ogni volta che si tocca l'argomento, questa impossibilità di riconciliazione").
In realtà nell'intervista si parla soprattutto delle loro fatiche di giovani stelle, del loro rapporto con i fans e con i paparazzi. Emerge soprattutto l'ammirazione che Maria sente per il bel compagno. Mario, come molte giovani stars maschili intorno ai 30 (lui ha 28 anni), deve buona parte del successo alle adolescenti e ai ruoli a loro diretti, sembra un attore per ragazzine, un cliché che gli è sempre stato stretto, anche se lo ha sempre accettato con umiltà, e che ha cercato di superare cercando sempre nuovo ruoli, fino ad arrivare al cinema d'autore, con Álex de la Iglesias e il suo Las brujas de Zugarramurdi. Il cambio di registro, però, è iniziato con Grupo 7, uno dei film che ha ottenuto il maggior numero di candidature ai Goya 2013, senza però considerare la sua interpretazione. Un pregiudizio dei colleghi dell'Academia verso un bello e impossibile come lui? Lui non vuole dare importanza alla cosa, ma si vede che gli dispiace: "Io vinco premi solo quando vota la gente" dice. Mentre Maria si chiede ancora adesso perché lui non sia stato candidato ai Goya. Lui dice che si lavora sempre per il pubblico e che l'unica cosa che importante è "lavorare e imparare da ogni opportunità". E' sufficientemente autocritico da riconoscere di dover migliorare in molti aspetti, compreso il più debole di tutti, la dizione.
La sua fidanzata è molto più indulgente di lui e sottolinea soprattutto quanto lo ammira e quanto apprezza il percorso professionale che sta seguendo: "Io lo ammiro molto come attore, tutte le tappe per cui è passato e certe cose mi fanno arrabbiare..." E ancora: "Con Grupo 7 gli ho detto che era la prima volta che l'ho visto interpretare un grande personaggio e non capirà mai perché non è stato nominato ai Goya. Continuo a pensarlo".
Si passa così a parlare dei paparazzi, di quanto sia faticoso tener separata la vita professionale da quella privata: "Fosse stato per noi avremmo mantenuto la nostra storia in segreto per tutto il tempo possibile" dice Maria, dando così il titolo a XLSemanal. Sia lui che lei difendono il fatto che il loro rapporto sentimentale è cosa loro, "non c'è ragione per cui la tua vita personale faccia parte della tua carriera" sostiene lei. Mario lamenta invece come le interviste vengano tergiversate e come si cerchi la frase ad effetto, magari fuori contesto, per ottenere il titolo 'scandaloso': "Non ho alcun problema a parlare, ma a volte sono stato gentile, mi sono rilassato e, al leggerlo dopo, vedi che è stato tutto tergiversato. Per questo tieni la guardia, stai attento a quello che dici. Mi sono preso tanti di quei colpi... La cosa abituale è vedere un titolo fuori contesto che scandalizza, ma che se vai a leggere il testo, vedi che sono quattro parole di una frase molto più lunga, che dice tutt'altro".
Poi ci sono i problemi con i paparazzi, che all'inizio spaventavano Maria, meno esposta di un idolo delle adolescenti come Mario, all'assedio dei fotografi. Lui commenta: "Maria si innervosisce, però se fai qualcosa, se reagisci, scendi dalla macchina e ti avvicini, gli stai regalando il numerito che aspettano per pubblicarlo".
Teorizzano infine sulle loro reazioni nel caso di una chiamata di Almodóvar, giurando che, al di là della soddisfazione per la telefonata, accetterebbero solo se convinti dal personaggio proposto, scherzano sul bacio gay che Mario e Hugo Silva si scambiano in Las brujas di Zugarramurdi ("Álex è furbo, mette un bacio lì e, chiaro, sa già che sarà la bomba, ce lo ha detto mentre lo giravamo: Sappiate che va diretto nel trailer!"), si fanno i complimenti e lasciano queste foto, che giocano a essere hot, con scambi di sguardi e di sorrisi di giovani amanti.
Le foto, dalla galleria fotografica nella pagina web del fotografo che le ha scattate, Juan Aldabaldetrecu.