E' la più castiza, la più spagnola, dei figli di Juan Carlos e Sofia di
Spagna, ma l'Infanta Elena rischia di diventare il membro più popolare della
Famiglia Reale, visti gli scandali che coinvolgono o stanno schizzando la
reputazione di genitori e fratelli. Sebbene divorziata dal marito Jaime de
Marichalar, Elena non è protagonista di scandali di corruzione o traffico d'influenza e, adesso che
il libro di David Rocasolano, Adiós Princesa, ha rivelato i maneggi di Felipe
per nascondere ai genitori l'aborto di Letizia Ortiz, e ottenere così il
permesso di sposarla, il partito elenista, nato dopo l'ingresso nella
Famiglia Reale della poco amata Letizia, si è decisamente rafforzato. Una prova
si è avuta ad Arévalo, in provincia di Ávila, dove Elena ha inaugurato la
mostra Credo, appartenente alla serie di esposizioni Las Edades del Hombre.
Arévalo è una delle cittadine storiche della monarchia spagnola, il suo nome
riporta alla mente l'epopea di Isabella di Castiglia, il suo fascino medievale e
castigliano è intatto. E Arévalo ha regalato all'Infanta un vero e proprio
bagno di folla: l'hanno aspettata decine di persone per chiamarla, stringerle la
mano, fotografarla con i cellulari. Nessun fischio e nessun grido di
disapprovazione per Elena, come invece succede per gli altri membri della
Famiglia Reale, in questi giorni di crisi d'immagine. E' vero che l'Infanta si
è recata in una cittadina di provincia, poco avvezza alla presenza di volti
visti in tv e sui giornali, e che probabilmente una simile accoglienza sarebbe
stata riservata anche a qualche personaggio televisivo, ma è interessante che
per lei non ci siano stati fischi.
Elena è stata, del resto, sorridente e disponibile, ha stretto mani, ha
scambiato battute, si è tenuta l'ombrello da sola, ha visitato la mostra con
interesse. E, a proposito, se visiterete la Castilla y León, la mostra rimarrà
aperta fino al 3 novembre e propone opere scultoree medievali e quadri di maestri
locali e di Luca Giordano.