Possiamo dirlo senza timore di essere smentiti: due
anni fa e l'anno scorso la Puerta del Sol era molto più affollata di quanto non
lo sia stata oggi alle 20, al momento del grito mudo, le braccia sollevate e le
mani agitate, che equivalgono a un lungo applauso.
Non che fossero pochi, i madrileni che oggi hanno voluto ricordare i due anni
di indignación: erano migliaia, arrivati da ogni parte della periferia e della cintura della capitale, con
quattro diversi cortei, da nord, da sud, da est e da ovest; i primi tre
si sono riuniti alla Cibeles, per intraprendere insieme l'ultima parte del tragitto,
la calle de Alcalá, fino alla Puerta del Sol, e il quarto, quello occidentale, ha percorso tutta la Gran Via, per risalire poi la calle de Alcalá.
Erano 20mila alla Puerta del Sol? Nessun media si sbilancia e uno degli slogan
più famosi del 15-M recita y luego direis que eramos cinco o seis (e poi direte
che eravamo cinque o sei), per farsi beffe dei numeri sparati da Polizia e quotidiani.
Ma il punto, in fondo, non è questo. Lo sanno gli indignados, che se lo sono
ripetuto nei loro cortei e nelle loro conversazioni con i compañeros de la
prensa (i giornalisti). Lo sanno anche i politici, se non sono stati perduti
dall'alterigia con cui guardano ai movimenti sociali che non possono
controllare. Il punto è che il 15-M è cambiato, perché ha cambiato la società, perché
ha imposto i suoi temi al dibattito politico, anche se non è riuscito a
trasformarli in leggi in grado di aiutare la popolazione, perché ha saputo
imporre ai media le proprie parole d'ordine.
Gli indignados del 15-M non ci sono più, perché ci sono la marea blanca del
personale ospedaliero, in difesa della Sanità Pubblica; la marea verde, che
difende la Scuola Pubblica da ogni tentativo d'attacco; la Plataforma Afectados
por la Hipoteca, che sta fermando gli sfratti, ha costretto il Tribunale di Lussemburgo
a prendere posizione a favore degli sfrattati e contro le banche, ha presentato
una legge di iniziativa popolare, bocciata dal PP, costretto a usare la propria maggioranza assoluta per difendere gli interessi delle banche e rimanendo così nudo, come il re; il 15MpaRato, che ha portato in
Tribunale i responsabili del buco di Bankia, la banca salvata con 11 miliardi
di euro, tanti quasi quanto il taglio alla Sanità, e che ha costretto alle pubbliche
condanne degli stipendi astronomici dei banchieri.
Gli indignados si sono trasformati, cercando di dare risposte ai cittadini,
promuovendo piccole azioni di solidarietà di quartiere, rimettendo al centro
delle loro iniziative l'uomo e il diritto. Troppo? Poco? Ognuno la vede come
crede e come può. C'è chi lamenta la mancanza di una presenza nelle
istituzioni, per dare voce alle istanze provenienti alla società. C'è chi
sostiene che non si tratta delle istituzioni, si tratta di cambiare la
mentalità, cosa che richiederà più tempo e più energie di una presenza in
Parlamento. Idee diverse, che si frequentano, si incontrano e si cercano nelle
interminabili assemblee di quartiere, nelle azioni creative inventate per
fermare le attività di Bankia per poche ore, negli slogan delle maree che
attraversano Madrid, per ricordare che i cittadini ci sono e vigilano e che
l'idea di Dolores de Cospedal, numero 2 del PP, che si vota e per quattro anni
si tace e si accetta quello che decide il Partito di Governo (quello che ha
fatto il PP negli otto anni di Zapatero, vamos), non è condivisa né condivisibile. C'è sempre questa sensazione, di un popolo che subisce tagli di
benessere abnormi, che rimane vigile, affinché nessuno possa pensare di
prenderlo in giro, e che aspetta la prima occasione. Che non è detto che saranno
le elezioni politiche, dato che PPSOE son la misma mierda e non bisogna tradurlo.
E non lo so, se è bene, aver smesso di credere nelle elezioni, essendoci un
impegno politico così intenso e appassionato come non si era mai visto nella
Spagna del benessere e del boom.
Le reti sociali hanno raccontato per tutto il giorno le manifestazioni del 15M con l'hashtag #Razones12M; seguendolo potete leggere tweets e foto di ogni parte di Spagna, con una certa prevalenza di Madrid, Barcellona e Valencia. Gallerie fotografiche su elpais.com e su eldiario.es.