Tredici d'anni dopo il guatemalteco Augusto Monterroso, il Premio
Principe de Asturias delle Lettere è tornato a premiare un autore di lingua
spagnola, Antonio Muñoz Molina. 57enne, andaluso di Úbeda, in provincia di Jaèn, è considerato uno
dei più importanti autori della letteratura spagnola contemporanea; a lungo
direttore dell'Instituto Cervantes di New York, città che non ha lasciato del
tutto, è stato il più giovane intellettuale ad entrare nella Real Accademia della Lingua Spagnola, a 39 anni, ed è collaboratore di varie testate giornalistiche,
tra cui El Pais. Tra i suoi libri, romanzi, saggi e raccolte, usciti in Italia
ci sono L'inverno a Lisbona, I misteri di Madrid, Niente dell'altro mondo, In
assenza di Blanca, La città dei califfi: Cordova tra favola e realtà, Sefarad:
un romanzo di romanzi, Finestre di Manhattan, Il vento della luna.
Nella sua pagina web, la Fundación Principe de Asturias lo descrive come un
"intellettuale impegnato e osservatore scrupoloso della realtà", che
"concepisce la scrittura come un tesoro personale di esperienza condivise,
come "una persecuzione del momento fuggitivo in cui il ricordo si
trasforma in splendente certezza estetica". Giornalismo e letteratura si
fondono nella sua opera, di stile sobrio, raffinato e depurato, senza artifici
inutili e certo tono malinconico".
La Giuria che gli ha assegnato il Premio Principe de Asturias 2013 scrive nelle
sue motivazioni di averlo scelto "per la profondità e brillantezza con cui
ha narrato frammenti rilevanti della storia del suo Paese, episodi cruciali del
mondo contemporaneo e aspetti significativi della sua esperienza personale. Un'opera
che assume in modo ammirevole la condizione dell'intellettuale impegnato con la
sua epoca".
Proprio per queste ragioni, spiega El Pais, "secondo fonti dell'organizzazione
del Premio, molti, dentro desiderano che la cerimonia del prossimo ottobre acquisisca
un forte impegno morale da parte di chi deve dare il grande discorso del pomeriggio,
oltre il Principe. E Muñoz Molina, con i suoi indiscutibili meriti letterari,
con le sue iniziali già nella memoria la storia recente e il declinante presente
dei grandi nomi di scrittori spagnoli di riferimento, distaccava passo a passo
tra i candidati". Tra gli scrittori battuti dallo spagnolo c'è l'irlandese
John Banville.