Storica sentenza di un Tribunale argentino: l'ex presidente della Repubblica
argentina Carlos Menem è stato condannato a sette anni di prigione per traffico
d'armi verso l'Ecuador e la Croazia, durante le guerre del
Condor e della ex Yugoslavia.
Secondo la sentenza, Carlos Menem firmò decreti presidenziali di esportazione con "destinazioni false , verso
Panama e il Venezuela, per nascondere alla dogana le vere destinazioni delle
armi", cioè, l'Ecuador e la Croazia. Le esportazioni di armi verso questi
Paesi erano infatti proibite ed erano quindi clandestine; tra le armi esportate
alcune appartenevano all'Esercito argentino e per questo furono cancellati i
numeri di identificazione. E non solo. A rendere ancora più odiosa l'operazione
messa in atto da Menem, anche il fatto che furono vendute "munizioni e
armi vecchie, di funzionamento anomalo e di uso proibito per la loro pericolosità".
Menem ha 82 anni e, nonostante l'età avanzata, non si è ritirato dalla vita
pubblica: è senatore di La Rioja, la sua provincia di origine. Per questo, il
Tribunale che ha emesso la sentenza dovrebbe richiedere la sua espulsione dal
Senato e, se questa fosse concessa e la condanna fosse confermata dalla Corte
Suprema, Menem entrerebbe in prigione. Ma per questo processo potrebbero essere
richiesti alcuni anni.
Con l'ex presidente sono stati condannati anche Oscar Carillon, suo Ministro
della Difesa, e Ministro degli Esteri durante la dittatura, e l'ex colonnello e
trafficante d'armi Diego Palleros; entrambi hanno ricevuto una pena di cinque
anni e mezzo di prigione. Ci sono poi altri nove condannati, per contrabbando
aggravato di materiale bellico argentino, a quattro anni e mezzo di prigione.