La foto è stata pubblicata su Twitter da un utente
a cui chiedo scusa, perché non ho conservato il suo nome, ma so che ha dato
il permesso ad altre persone di 'rubarla', affinché si venga a sapere del
vandalismo di cui è vittima la Plaza de España di Siviglia, uno dei monumenti
più importanti della città.
Ammetto che la Plaza de España no es santa de mi devoción, non mi fa impazzire,
non la vado a trovare spesso e non la includo nei miei giri di saluto ogni
volta che torno in Italia. Ma non è ovviamente una scusa per assistere
indifferenti al vandalismo. Soprattutto ricordando i mesi in cui il monumento è
stato chiuso, e la piazza centrale irraggiungibile per i turisti, a causa dei
lavori di restauri. A me non fa impazzire, ma la plaza de España è uno dei più
importanti richiami turistici di Siviglia e visitare al città senza poterla
vedere è un po' scocciante.
E' stata riaperta al pubblico non più di un paio di anni fa, bella, pulita e
con tutti gli azulejos e le ceramiche di nuovo ai loro posti. Era un piacere
vedere le balaustre di ceramica di nuovo complete (su alcuni ponti i vandali le
avevano distrutte, lasciando visibili solo le strutture metalliche che le
reggevano).
Oggi il Diario de Sevilla denuncia almeno una ventina di punti della Plaza
danneggiati dai vandali: la balaustra esterna, le panchine di azulejos delle
province spagnole, i pennacchi, i piedistalli dei lampioni. Tutte strutture in
ceramica, fragili e facile preda dei vandali, denuncia il quotidiano
sivigliano. Che sottolinea anche come sia difficile proteggere il monumento, dato
che cade addirittura sotto due amministrazioni diverse. Poteri della
burocrazia: la parte esterna, la piazza, è competenza del Comune, l'edificio
vero e proprio, con le sue gallerie e le panchine delle province, appartiene
allo Stato. Difficile, in queste condizioni, immaginarsi una tutela efficace
del monumento. I lavori di restauro sono costati 6 milioni di euro.
La prova? A meno di due anni dai restauri, c'è questa foto…