L'edizione spagnola di Vanity Fair ha una passione per le Famiglie Reali. Sulle
sue copertine sono passati i Principi delle Asturie, Corinna zu
Sayn-Wittgenstein, Letizia Ortiz da sola; lo scorso numero è stata la volta
della Duchessa di Cornovaglia, con un bel titolo, L'ora di Camilla,
che le rende finalmente giustizia. Adesso, nel numero di agosto, appena uscito in edicola, è il turno di re Juan Carlos, vestito
di gala e senza stampelle, con lo sguardo fisso nell'obiettivo e un titolo che
non è nuovo sui media spagnoli: La soledad del Rey (La solitudine del re).
Re Juan Carlos affronta la peggior crisi della Spagna e della Monarchia nel
periodo di maggiore solitudine e tristezza nella sua vita, sottoposto anche a
pressioni affinché abdichi, spiega il mensile di Condè Nast. Il monarca
spagnolo viene raccontato dalle persone che gli sono vicine e che godono di
prestigio e rispetto nella società spagnola, tra i tanti, ad esempio, il
presidente di Telefonica César Alierta, il marchese di Griñón Carlos Falcó, il
figlio della Duchessa d'Alba Alfonso Martinez de Irujo.
Sono loro a tratteggiare la figura di un uomo di 75 anni, che è stato molto
amato e che si trova (e si sente) adesso molto solo. Una solitudine alleviata
dalle persone su cui può contare sempre, perché legate a lui da legami di
affetto, prima che di interessi: l'Infanta Elena, la sua primogenita, e l'Infanta
Pilar, la sorella maggiore. Il rapporto con la regina Sofia è inesistente,
quello con l'Infanta Cristina è in ricostruzione, da quando, dopo la sua
imputazione, Cristina si è riavvicinata al padre, perché "si è sentita
appoggiata"; ma, scrive Vanity Fair, l'Infanta "non è cosciente del
danno che suo marito ha fatto alla Corona. E non ha ancora chiesto perdono al
Re".
Al di fuori di questa stretta cerchia familiare, è difficile verificare chi
siano i veri amici del sovrano. "Il Re non può avere amici"
sottolinea il marchese de Griñón "Quando uno è sembrato un po' più amico
ha sempre creato problemi. Credo che quelli che sono sempre stati vicini a lui
sono quelli che meno hanno guadagnato dalla sua vicinanza". I nomi che fa
Vanity Fair si muovono tra la politica e l'economia: l'ex premier Felipe González,
gli ex Ministri degli Esteri di PSOE e PP Javier Solana e Josep Piqué, gli
imprenditori Florentino Pérez (presidente del Real Madrid) e José Cusi. Nella
lista c'è anche Corinna zu Sayn-Wittgenstein, con cui Juan Carlos mantiene i
rapporti via telefono, dopo la rivelazione della loro relazione sentimentale:
"Probabilmente non è stata il grande amore della sua vita, ma è stata
l'ultimo" commenta Carlos Falcó.
Sono le persone che gli sono più vicine e quelle che lo consigliano in queste
dure circostanze che sono toccate al Re in questi ultimi anni di regno.
Un regno a cui non metterà fine un'abdicazione, nonostante tutte le pressioni
che il sovrano sta ricevendo, anche dalla sua stessa famiglia, che gli avrebbe
consigliato di ritirarsi, per aiutare Felipe nella transizione e nei suoi primi
anni di regno. Vanity Fair rivela che si è discusso dell'argomento in famiglia
ancora prima dello scoppio dello scandalo Noos e che si è discusso anche di un
possibile divorzio dei sovrani.
Ma il Re è contrario all'abdicazione e lo è ancora di più adesso, che la
situazione è molto più critica, per la Spagna e per la Monarchia. Continua a
pensare che "il cambio del Re deve avvenire solo per motivi naturali".
E continua a contare sull'appoggio dei dirigenti politici ed economici del
Paese. "Il carisma della Monarchia spagnola si basa sulla figura del Re. Lo
trovo in forma, con una chiara visione di futuro, con idee molto chiare e
determinanti per continuare con il suo ruolo fondamentale, con cui ha sempre
guidato il consolidamento della democrazia in Spagna" assicura Alierta.
"La Corona è, in un momento di tensioni territoriali, l'unico chiodo che
sostiene il ventaglio e la gente lo sa" commenta il Ministro degli Esteri
José Manuel Garcia-Margallo
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