venerdì 19 luglio 2013

La solitudine di re Juan Carlos, su Vanity Fair España

L'edizione spagnola di Vanity Fair ha una passione per le Famiglie Reali. Sulle sue copertine sono passati i Principi delle Asturie, Corinna zu Sayn-Wittgenstein, Letizia Ortiz da sola; lo scorso numero è stata la volta della Duchessa di Cornovaglia, con un bel titolo, L'ora di Camilla, che le rende finalmente giustizia. Adesso, nel numero di agosto, appena uscito in edicola, è il turno di re Juan Carlos, vestito di gala e senza stampelle, con lo sguardo fisso nell'obiettivo e un titolo che non è nuovo sui media spagnoli: La soledad del Rey (La solitudine del re). 
Re Juan Carlos affronta la peggior crisi della Spagna e della Monarchia nel periodo di maggiore solitudine e tristezza nella sua vita, sottoposto anche a pressioni affinché abdichi, spiega il mensile di Condè Nast. Il monarca spagnolo viene raccontato dalle persone che gli sono vicine e che godono di prestigio e rispetto nella società spagnola, tra i tanti, ad esempio, il presidente di Telefonica César Alierta, il marchese di Griñón Carlos Falcó, il figlio della Duchessa d'Alba Alfonso Martinez de Irujo. 
Sono loro a tratteggiare la figura di un uomo di 75 anni, che è stato molto amato e che si trova (e si sente) adesso molto solo. Una solitudine alleviata dalle persone su cui può contare sempre, perché legate a lui da legami di affetto, prima che di interessi: l'Infanta Elena, la sua primogenita, e l'Infanta Pilar, la sorella maggiore. Il rapporto con la regina Sofia è inesistente, quello con l'Infanta Cristina è in ricostruzione, da quando, dopo la sua imputazione, Cristina si è riavvicinata al padre, perché "si è sentita appoggiata"; ma, scrive Vanity Fair, l'Infanta "non è cosciente del danno che suo marito ha fatto alla Corona. E non ha ancora chiesto perdono al Re". 
Al di fuori di questa stretta cerchia familiare, è difficile verificare chi siano i veri amici del sovrano. "Il Re non può avere amici" sottolinea il marchese de Griñón "Quando uno è sembrato un po' più amico ha sempre creato problemi. Credo che quelli che sono sempre stati vicini a lui sono quelli che meno hanno guadagnato dalla sua vicinanza". I nomi che fa Vanity Fair si muovono tra la politica e l'economia: l'ex premier Felipe González, gli ex Ministri degli Esteri di PSOE e PP Javier Solana e Josep Piqué, gli imprenditori Florentino Pérez (presidente del Real Madrid) e José Cusi. Nella lista c'è anche Corinna zu Sayn-Wittgenstein, con cui Juan Carlos mantiene i rapporti via telefono, dopo la rivelazione della loro relazione sentimentale: "Probabilmente non è stata il grande amore della sua vita, ma è stata l'ultimo" commenta Carlos Falcó.
Sono le persone che gli sono più vicine e quelle che lo consigliano in queste dure circostanze che sono toccate al Re in questi ultimi anni di regno. Un regno a cui non metterà fine un'abdicazione, nonostante tutte le pressioni che il sovrano sta ricevendo, anche dalla sua stessa famiglia, che gli avrebbe consigliato di ritirarsi, per aiutare Felipe nella transizione e nei suoi primi anni di regno. Vanity Fair rivela che si è discusso dell'argomento in famiglia ancora prima dello scoppio dello scandalo Noos e che si è discusso anche di un possibile divorzio dei sovrani. 
Ma il Re è contrario all'abdicazione e lo è ancora di più adesso, che la situazione è molto più critica, per la Spagna e per la Monarchia. Continua a pensare che "il cambio del Re deve avvenire solo per motivi naturali". E continua a contare sull'appoggio dei dirigenti politici ed economici del Paese. "Il carisma della Monarchia spagnola si basa sulla figura del Re. Lo trovo in forma, con una chiara visione di futuro, con idee molto chiare e determinanti per continuare con il suo ruolo fondamentale, con cui ha sempre guidato il consolidamento della democrazia in Spagna" assicura Alierta. "La Corona è, in un momento di tensioni territoriali, l'unico chiodo che sostiene il ventaglio e la gente lo sa" commenta il Ministro degli Esteri José  Manuel Garcia-Margallo
.