Il turismo è uno dei settori su cui punta la Spagna per superare la crisi
economica ed è anche per questo che il programma dei Paradores Nacionales non
si è fermato. I Paradores sono uno dei fiori all'occhiello dell'offerta
turistica: sono alberghi eleganti e raffinati, quasi sempre cinque stelle,
ospitati in edifici storici appositamente ristrutturati, siano ex conventi, ex
residenze patrizie o castelli. Ieri, nelle Asturie, la regina Sofia ha
inaugurato il terzo Parador del Principato, a Cangas del Narcea, nel sud della
regione; si trova nell'antico monastero
di San Juan de Corias ed arriva dopo i Paradores di Cangas de Onis e di Gijón.
Per realizzarlo sono stati investiti 29 milioni di euro, pagati totalmente da Turespaña,
l'Ente del Turismo Spagnolo, a dimostrazione di quanto lo Stato creda nel
progetto dei Paradores.
Dichiarato Monumento Storico-Artistico Nazionale, l'antico Monastero fu fondato nel 1032 e raggiunse il massimo splendore nei secoli XII e XIII, estendendo la propria influenza in buona parte delle Asturie occidentali e nella provincia di León. Come si legge nella sua pagina web, all'interno di parador.es, "il Parador si integra perfettamente nel Monastero. Nel piano sotterraneo ci sono i resti archeologici della prima costruzione, che sono stati musealizzati, per i clienti". L'intero complesso ha una pianta rettangolare di 8mila mq, che comprende due cortili. La facciata principale è tutta rivestita di marmo e la chiesa, di grandi spazi in stile toscano, ha le pareti ritmate da grandi pilastri in stile dorico. L'arredamento delle camere è ispirato alla storia delle Asturie e rievoca sovrani, città e chiese.
Dichiarato Monumento Storico-Artistico Nazionale, l'antico Monastero fu fondato nel 1032 e raggiunse il massimo splendore nei secoli XII e XIII, estendendo la propria influenza in buona parte delle Asturie occidentali e nella provincia di León. Come si legge nella sua pagina web, all'interno di parador.es, "il Parador si integra perfettamente nel Monastero. Nel piano sotterraneo ci sono i resti archeologici della prima costruzione, che sono stati musealizzati, per i clienti". L'intero complesso ha una pianta rettangolare di 8mila mq, che comprende due cortili. La facciata principale è tutta rivestita di marmo e la chiesa, di grandi spazi in stile toscano, ha le pareti ritmate da grandi pilastri in stile dorico. L'arredamento delle camere è ispirato alla storia delle Asturie e rievoca sovrani, città e chiese.
L'intera ristrutturazione, curata dall'architetto José María
Pérez, è ispirata all'intenso passato del Principato e alla sua cultura, per
cui la pietra è uno dei materiali principali utilizzati anche nella
decorazione, i giardini rispettano ancora il gusto con cui sono stati disegnati
per il monastero; l'idea principale, secondo Pérez, è stata mantenere "il
rigore, la nobiltà e la sobrietà della struttura", offrendo, chiaramente,
tutti i comfort che i turisti contemporanei si aspettano di trovare in un
albergo. Ci sono infatti un ampio ristorante, un salone per i clienti, una
piscina con spa, una palestra, vari saloni per il turismo congressuale, dotati
dei più moderni mezzi audiovisivi.
I primi numeri del nuovo Parador asturiano sono confortanti: 43 delle sue 86
stanze sono risultate già occupate nella sua prima notte di apertura e ha tutte
le stanze già prenotate fino al 31 agosto. La stagione di apertura dell'albergo
ha suscitato qualche polemica, perché, pur trovandosi in una zona che riceve
molto turismo invernale, grazie alla neve, rimarrà chiuso da novembre fino a
primavera (ma è probabile che se i buoni dati continuano in autunno, l'apertura
sarà prorogata fino a dicembre). Molte polemiche ha causato, invece, la
presenza del Ministro dell'Industria José Manuel Soria, sonoramente fischiato
da centinaia di minatori al suo arrivo, con la regina Sofia. Per i membri della
Famiglia Reale sta diventando ormai un'abitudine essere fischiati nelle loro
apparizioni pubbliche: la regina è stata accolta con fischi già altre volte e
ogni volta ha opposto un sorriso, cercando di superare il brutto momento con
eleganza. E' successo lo stesso ieri, nelle Asturie.
Soria, per evitare
ulteriori tensioni con i minatori, ha promesso loro un incontro, che ha poi
tenuto, alla fine della visita al Parador: ai minatori, che un anno fa hanno
preso Madrid in un'indimenticabile Noche minera, per ricordare le pesanti
conseguenze della chiusura delle miniere asturiane, non ha fatto grandi
promesse, ma, come i media locali, ha sottolineato come l'impegno in favore del
turismo aiuti a diversificare l'economia e, dunque,a trovare alternative
alle miniere.
Le foto, dalla lunga galleria fotografica di lne.es; info sul Parador di Corias, su parador.es; nello stesso sito trovate, in spagnolo, inglese, francese e tedesco, le info su tutti i Paradores spagnoli.