E' stata una giornata speciale a Vigo, in Galizia. Nel Giardino Botanico della Fundación
Sales è fiorita la ninfea gigante Victoria Cruziana, una delle piante
più rare del mondo e una delle più grandi di questa specie, originaria del fiume Paranà, tra il Paraguay e l'Argentina settentrionale. Il momento fatale,
attesissimo dai ricercatori galiziani e britannici, è stato alle 21.10 di un
paio di giorni fa, quando si è aperto il primo fiore. La ninfea galiziana
è di 'origine' inglese: il Giardino Botanico dei Kew Gardens, a Londra, ha
ceduto a gennaio il seme da cui è nata questa preziosa pianta. E a Vigo ha
trovato il suo habitat quasi naturale: le sue quattro foglie misurano 1,10 metri di
diametro e continuano a crescere (possono raggiungere i due metri). Secondo il
direttore della Fondazione Oliver Weiss la ninfea ha già dimensioni eccezionali
e ha una grande forza: una bambina di tre anni può stare seduta su una sua
foglia senza problemi.
La fioritura della ninfea è stata un vero e proprio evento per il Giardino
Botanico della Fondazione Sales: i suoi spazi chiudono generalmente alle 20, ma
in questi giorni di attesa sono rimasti aperti fino alle 22, in modo da
condividere con il pubblico lo storico momento. Quando il primo fiore si è
aperto, si è brindato, come se fosse Capodanno: per lo staff del Giardino
Botanico è stato un momento storico, perché difficilmente le ninfee si
sviluppano nei climi europei. Questo esemplare, per esempio, è unico in Spagna.
E adesso, con il primo bocciolo già sbocciato, l'attesa è per gli altri due
boccioli, che dovrebbero aprirsi da un momento all'altro. Ma i fiori hanno vita
breve, che rende la loro bellezza ancora più affascinante e struggente: si
aprono solo per due notti, si chiudono di giorno e poi muoiono. Riuscita la
fioritura, la Fondazione Sales ha davanti una nuova sfida: fornire a questa
pianta uno stagno adeguato alle sue dimensioni. Per questo chiede la
collaborazione dei visitatori: "L'ingresso continuerà a rimanere gratuito,
ha spiegato la coordinatrice delle attività del Giardino Sarah-Jane Burke, ma
"abbiamo messo un salvadanaio, affinché chi viene possa contribuire a
questo progetto, se vuole".