La Gran Via, la plaza Mayor, el Paseo de la Castellana, le torri KIO. Non sono
solo luoghi cari ai turisti che visitano Madrid. Sono anche i luoghi prediletti
del cinema contemporaneo spagnolo (e non solo). La Spagna è un Paese che ha una
lunga tradizione di locations utilizzate dal cinema nazionale e internazionale,
basti pensare ai kolossal hollywoodiani, inimmaginabili senza le mura di Ávila o
l'Alcázar di Siviglia, per non pensare agli spaghetti-western, realizzati nei
paesaggi desertici della provincia di Almería. Madrid non è da meno: i
principali film spagnoli degli ultimi anni hanno scelto i monumenti più
emblematici, i quartieri proletari e gli edifici più identificabili, per
raccontare le loro storie. E seguire il cinema contemporaneo spagnolo è un po'
vedere come l'immagine della capitale è cambiata agli occhi dei suoi stessi
abitanti.
Il massimo cantore di Madrid è ovviamente Pedro Almodóvar, che vi ha ambientato
quasi tutti i suoi film. Un bell'articolo di esmadrid.com sottolinea come Madrid
e Almodóvar siano cresciuti insieme "da ragazzi di provincia a città
internazionali e moderne, senza spogliarsi del tutto, durante il camino, delle
origini provinciali e rurali. Almodóvar ha trovato in Madrid lo scenario
naturale di tutti i suoi paradossi. Il luogo in cui il disegno più
all'avanguardia convive senza complessi con vestaglia e pantofole".
Cosa ho fatto io per meritare questo?! si svolge nel quartiere della Concepción,
vicino alla mitica M-30, la tangenziale di Madrid, Volver in quello di Vallecas,
entrambi lontani dal centro e perfetti per ritrarre vita e personaggi di
quartiere; anche Chueca, prima di diventare il quartiere trendy, grazie alla
comunità omosessuale, gode delle attenzioni di Almodóvar, che ritrae la piccola
delinquenza dell'epoca, tra pusher e drogati, in cui si muove Antonio Banderas
nelle notti di Legami!. Il Ponte di Segovia, che si affaccia sulla calle Bailén,
famoso per i suicidi, si vede in Matador, quando Nacho Martinez ritrova Assumpta
Serna, dopo averla cercata in tutta la città, e in Gli amanti passeggeri, in un
tentativo di suicidio di Paz Vega, mentre Blanca Suárez passa in bicicletta,
nella via sottostante. La plaza Mayor, una delle più belle e famose piazze
madrilene, è protagonista di una delle scene più tenere de Il fiore del mio
segreto, quando Juan Echanove vi balla di notte, avendola tutta per sé; nello
stesso film il centro di Madrid ritorna più volte: Maria Paredes, una delle
protagoniste, vive nei pressi di plaza de la Paja.
Carne trémula, uno dei film più belli di Pedro Almodóvar (il mio prediletto, insieme a Tutto su mia madre e a Donne sull'orlo di una crisi di nervi, grazie anche solo a quella frase finale, "La Spagna non ha più paura", dedicata da Liberto Rabal al figlio neonato, che riassume 20 anni di democracia), inizia in una Madrid in stato d'assedio, nel 1970, e finisce nel 1997, nella Madrid movimentata di calle del Arenal, sorridente e democratica; il quartiere proletario de La Ventilla e le torri KIO, le famose torri inclinate della plaza de Castilla, che ritornano in molta cinematografia spagnola contemporanea, sono le locations più importanti di questa storia d'amore e politica (continuo a pensare che Carne trémula sia il film con il più forte messaggio politico di Almodóvar).
Carne trémula, uno dei film più belli di Pedro Almodóvar (il mio prediletto, insieme a Tutto su mia madre e a Donne sull'orlo di una crisi di nervi, grazie anche solo a quella frase finale, "La Spagna non ha più paura", dedicata da Liberto Rabal al figlio neonato, che riassume 20 anni di democracia), inizia in una Madrid in stato d'assedio, nel 1970, e finisce nel 1997, nella Madrid movimentata di calle del Arenal, sorridente e democratica; il quartiere proletario de La Ventilla e le torri KIO, le famose torri inclinate della plaza de Castilla, che ritornano in molta cinematografia spagnola contemporanea, sono le locations più importanti di questa storia d'amore e politica (continuo a pensare che Carne trémula sia il film con il più forte messaggio politico di Almodóvar).
esmadrid.es nota come anche l'AVE abbia un ruolo nel cinema almodovariano: in
Kika Peter Coyote arriva a Madrid nella nuova stazione di Atocha, per la prima
volta ritratta al cinema in questo film; anche Cecilia Roth usa l'AVE per
muoversi tra Barcellona e Madrid (ma quando Almodóvar ha girato Tutto su mia
madre, non c'era ancora il collegamento ad alta velocità tra le due città).
La Madrid di Almodóvar si merita probabilmente un post a parte. Quella del
cinema torna sulla Gran Via, che Almodóvar ha immortalato curiosamente in un
solo film, Il fiore del mio segreto, ma che Alejandro Amenábar ha utilizzato per
una delle scene più spettacolari del cinema spagnolo, in Apri gli occhi (la
versione hollywoodiana di questo film è Vanilla Sky, con Tom Cruise e Penélope
Cruz): Eduardo Noriega corre all'alba in una Gran Via completamente deserta,
sorpreso proprio perché non c'è nessuno. La Gran Via è una delle strade
protagoniste di Taxi, il film di Carlos Saura in cui una giovanissima Ingrid
Rubio percorre una Madrid pericolosa, agitata da una banda di omofobi e razzisti
che attacca stranieri e omosessuali, a bordo di un taxi; ritorna anche in
Piedras, uno dei più bei film femminili degli ultimi anni, in cui cinque donne
sono alla ricerca dell'uomo della loro vita.
Anche le Torri KIO, il simbolo più moderno di Madrid, emblema della sua
vorticosa ascesa e della sua rapida caduta (ma non sarà per sempre, Madrid, lo
sé), hanno il loro posto nel cinema contemporaneo, non solo grazie ad
Almodovar. Per il regista Álex de la Iglesia
in El dia de la bestia, sono addirittura una sorta di ingresso all'inferno, il
che potrebbe essere una chiave di lettura del boom economico e della crisi economica che ha causato. Santiago Segura, che di El dia de la bestia fu
uno dei protagonisti, ha girato qui un'altra scena spettacolare per il cinema
spagnolo: in Torrente 3 immagina che vengano abbattute da un aereo e ogni
riferimento non è casuale.
Il Paseo de la Castellana, che le Torri KIO concludono, la Stazione di Atocha e
la Gran Via sono alcune delle locations madrilene di The Bourne Ultimatum - Il
ritorno dello sciacallo, con Matt Damon, terza parte della saga dell'agente
Jason Bourne.
La Gran Via in Apri gli occhi
Le torri KIO in Torrente 3