lunedì 23 settembre 2013

La sfida di Siviglia: La plaza de España, il più giovane monumento spagnolo Patrimonio dell'Umanità?

Alcuni giorni fa il sindaco di Siviglia Juan Ignacio Zoido ha annunciato che chiederà all'UNESCO di inserire anche la Torre del Oro e la Plaza de España nella lista dei monumenti Patrimonio dell'Umanità. La richiesta dev'essere inoltrata dal Ministero della Cultura spagnolo e, se accettata, amplierà i Monumenti Patrimonio dell'Umanità di Siviglia: la Cattedrale, i Reales Alcázares e l'Archivio Generale delle Indie formano il complesso storico-monumentale che appartiene al Patrimonio dell'UNESCO dal 1987.
Se la richiesta di Zoido dovesse andare a buon fine, la grandiosa Plaza de España sivigliana, sarebbe il monumento spagnolo più giovane a essere considerato Patrimonio dell'Umanità. Attualmente, tra i 39 capolavori dell'architettura spagnola inseriti nella lista dell'UNESCO, solo l'insieme delle opere di Antoni Gaudí (il Parque Güell, il Palacio Güell, la Casa Milà, la Casa Vicens, la Sagrada Familia, la Casa Batlló e la cripta della Colonia Güell) e il Palau de la Música Catalana e l'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau di Lluís Doménech i Montaner, tutti a Barcellona, sono stati costruiti nel XX secolo. Il Palau de la Música Catalana è stato costruito tra il 1905 e il 1908, l'Hospital tra il 1902 e il 1913 e tra il 1920 e il 1930: entrambi sono due delle massime espressioni del modernismo catalano, come, ovviamente, tutta l'opera di Gaudí, costruita tra il XIX e il XX secolo. 
Ed è curioso come Anibal Gonzalez, l'architetto sivigliano che disegnò la plaza de España, abbia iniziato la propria carriera nel modernismo, per poi diventare il massimo esponente del regionalismo andaluso, la corrente architettonica, cioè, che esaltò i materiali tipici utilizzati in Andalusia, come i mattoni, il marmo o il ferro battuto. La plaza de España venne progettata per l'Expo Iberoamericana del 1929, i lavori di costruzione iniziarono nel 1914 e, nel 1926, dopo le dimissioni di González dalla direzione dell'Expo, vennero continuati da Vicente Traver. Oggi la plaza de España è uno dei monumenti più amati di Siviglia, uno dei prediletti del turismo internazionale, ma subito dopo la sua costruzione suscitò non poche polemiche, perché le due grandi torri che concludono l'edificio a forma semi-ellittica rivaleggiano con la Giralda per altezza e sono ampiamente visibili nello skyline sivigliano, quasi quanto il campanile della Cattedrale. 
La plaza de España fu terminata in tempo per l'Expo, un anno prima del termine della costruzione dell'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, ma bisogna considerare che il progetto del complesso catalano fu precedente a quello della piazza sivigliana, così come l'inizio della sua costruzione. Dunque, se la candidatura della plaza de España venisse approvata, Siviglia avrebbe il monumento spagnolo più giovane a entrare nel Patrimonio dell'Umanità. L'iter è lungo e non è stato ancora iniziato. E chissà se è indicativo che gli unici complessi architettonici che parlano all'Umanità della Spagna del XX secolo appartengono al modernismo catalano e, eventualmente, al regionalismo andaluso.