Alcuni giorni fa il sindaco di Siviglia Juan Ignacio Zoido ha annunciato che
chiederà all'UNESCO di inserire anche la Torre del Oro e la Plaza de España
nella lista dei monumenti Patrimonio dell'Umanità. La richiesta dev'essere
inoltrata dal Ministero della Cultura spagnolo e, se accettata, amplierà i
Monumenti Patrimonio dell'Umanità di Siviglia: la Cattedrale, i Reales
Alcázares e l'Archivio Generale delle Indie formano il complesso
storico-monumentale che appartiene al Patrimonio dell'UNESCO dal 1987.
Se la richiesta di Zoido dovesse andare a buon fine, la grandiosa Plaza de España
sivigliana, sarebbe il monumento spagnolo più giovane a essere considerato
Patrimonio dell'Umanità. Attualmente, tra i 39 capolavori dell'architettura
spagnola inseriti nella lista dell'UNESCO, solo l'insieme delle opere di Antoni
Gaudí (il Parque Güell, il Palacio Güell, la Casa Milà, la Casa Vicens, la
Sagrada Familia, la Casa Batlló e la cripta della Colonia Güell) e il Palau de
la Música Catalana e l'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau di Lluís Doménech
i Montaner, tutti a Barcellona, sono stati costruiti nel XX secolo. Il Palau de la Música Catalana
è stato costruito tra il 1905 e il 1908, l'Hospital tra il 1902 e il 1913 e tra
il 1920 e il 1930: entrambi sono due delle massime espressioni del modernismo
catalano, come, ovviamente, tutta l'opera di Gaudí, costruita tra il XIX e il
XX secolo.
Ed è curioso come Anibal Gonzalez, l'architetto sivigliano che disegnò la
plaza de España, abbia iniziato la propria carriera nel modernismo, per poi
diventare il massimo esponente del regionalismo andaluso, la corrente
architettonica, cioè, che esaltò i materiali tipici utilizzati in Andalusia,
come i mattoni, il marmo o il ferro battuto. La plaza de España venne
progettata per l'Expo Iberoamericana del 1929, i lavori di costruzione
iniziarono nel 1914 e, nel 1926, dopo le dimissioni di González dalla direzione
dell'Expo, vennero continuati da Vicente Traver. Oggi la plaza de España è uno
dei monumenti più amati di Siviglia, uno dei prediletti del turismo
internazionale, ma subito dopo la sua costruzione suscitò non poche polemiche,
perché le due grandi torri che concludono l'edificio a forma semi-ellittica
rivaleggiano con la Giralda per altezza e sono ampiamente visibili nello skyline
sivigliano, quasi quanto il campanile della Cattedrale.
La plaza de España fu terminata in tempo per l'Expo, un anno prima del termine
della costruzione dell'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, ma bisogna
considerare che il progetto del complesso catalano fu precedente a quello della
piazza sivigliana, così come l'inizio della sua costruzione. Dunque, se la
candidatura della plaza de España venisse approvata, Siviglia avrebbe il monumento
spagnolo più giovane a entrare nel Patrimonio dell'Umanità. L'iter è lungo e
non è stato ancora iniziato. E chissà se è indicativo che gli unici complessi
architettonici che parlano all'Umanità della Spagna del XX secolo appartengono al modernismo
catalano e, eventualmente, al regionalismo andaluso.