Un
altro matrimonio dell'anno, in questo autunno spagnolo (ma quanti saranno
ancora, da qui alla fine del 2013?). Stavolta si sono sposati Pablo Lara e Anna
Brufau, nella Basilica di Santa Maria del Mar di Barcellona, davanti a oltre
700 invitati, in una cerimonia celebrata dal cardinale Antonio Cañizares.
Lui è il figlio di José Manuel Lara, il presidente del Grupo Planeta, il più
importante gruppo editoriale spagnolo, lei è la figlia del direttore generale
di Indra in Catalogna, Manuel Brufau, e nipote del presidente di Repsol Antonio Brufau. Tra
gli invitati, è facile immaginarlo, viste le parentele degli sposi, i vertici
dela politica, dell'economia e della cultura spagnoli. Si sono visti il
presidente del Governo Mariano Rajoy, che ha evitato imbarazzanti incontri con
il presidente della Generalitat Artur Mas assistendo alla Messa ma non al
banchetto (Mas si è visto al banchetto, ma non in chiesa), la vicepresidente
Soraya Saenz de Santamaria, l'ex vicepresidente di José Luis Rodriguez Zapatero
María Teresa Fernández de la
Vega, i Ministri Jorge Fernández
Díaz e Ana
Pastor, l'expresidente di Vueling ed ex ministro di José Maria Aznar Josep
Piqué, gli scrittori Maria Dueñas e Boris Izaguirre.
La vera sorpresa, però, che quasi ha oscurato il resto degli invitati e gli
stessi sposi, è stato l'arrivo, al banchetto, dei Duchi di Palma: l'Infanta
Cristina era attesa, Iñaki Urdangarin non tanto. Sono arrivati per mano, sorridenti e
inseparabili, sono riusciti a evitare i fotografi all'ingresso, ma poi le loro
immagini si sono diffuse nel web, diventando la vera notizia. E' la prima
volta, da quando sono coinvolti nello scandalo dell'Instituto Noos, che i Duchi
partecipano a un evento dell'alta società catalana ed è anche la prima volta
che si rivedono in Spagna da quando si sono trasferiti a Ginevra.
Anna Brufau indossava uno dei migliori vestiti da sposa che si siano visti nei
recenti matrimoni mediatici: lo firma il catalano Raimon Bundó.
Pablo Lara con la madre e madrina
Gli sposi, Pablo Lara e Anna Brufau
Iñaki Urdangarin e l'Infanta Cristina
Soraya Sáenz de Santa Maria, Ana Pastor e Mariano Rajoy