Uscirà il 26 novembre 2013, edito da Planeta, si
intitola El dilema, 600 días de vértigo (Il dilemma, 600 giorni di vertigini) e al momento è tutto quello che si sa
del libro firmato da José Luis Rodriguez Zapatero, sugli anni del suo secondo
Governo.
La casa editrice, lamentano i media spagnoli, non ha voluto fornire
anticipazioni e ha rivelato solo la data d'uscita del libro. Ma, da interviste
lasciate dall'ex Presidente del Governo nei mesi scorsi, si sa che la sua
fatica letteraria si concentra sugli ultimi due anni del Governo, da maggio 2010
fino alle elezioni di novembre 2011, che segnarono la fine della carriera
politica di Zapatero e il trionfo del Partido Popular e di Mariano Rajoy. A
maggio 2010, costretto dalle pressioni dell'Unione Europea e dalla speculazione
internazionale, che aveva preso di mira la Spagna, Zapatero annunciò una serie
di tagli alle politiche sociali che provocarono le prime proteste e causarono,
di fatto, la sconfitta del PSOE alle elezioni amministrative di maggio 2011 e
alle legislative di novembre 2011. Tra le misure prese dal Governo, il blocco
delle pensioni, il taglio degli stipendi dei dipendenti pubblici, il blocco dei
finanziamenti alle politiche sociali d'avanguardia iniziate dal suo stesso
Governo (l'assegno di 2500 euro ai neonati, l'assistenza alle persone non
auto-sufficienti).
Furono misure che allontanarono il PSOE dalla sua ideologia, dalle sue
promesse, dai suoi elettori e che, con l'introduzione del fiscal-drag nella
Costituzione, poche settimane prima delle elezioni del 2011, costarono la traversata
del deserto non ancora terminata.
"Cerco di esprimere con sincerità tutto quello che ho vissuto e ho
sentito, le contraddizioni che ho avuto, dove e in quale momento, le cose che
non sono riuscito a ottenere. E, ricordando quello che ho vissuto, adesso, con
la libertà che mi dà il non essere più alla presidenza, cerco di offrire la mia
valutazione sull'incidenza della crisi in Spagna e in Europa, nei loro sistemi
economico e politico" ha detto Zapatero alcuni mesi fa.
Le memorie dell'ex presidente arrivano un anno e mezzo dopo quelle dell'ex
premier José Maria Aznar, dell'ex presidente del Senato José Bono e dell'ex
vicepresidente di Felipe González Alfonso Guerra, tutte andate abbastanza male
nelle classifiche di vendita (il migliore, José Bono, ha venduto 72mila copie, avendo
ricevuto un anticipo di 800mila euro).
La curiosità è che il libro di Zapatero precede di poche settimane quello di
Pedro Solbes, il Ministro dell'Economia che lo abbandonò perché in disaccordo
con la sua linea politica e che adesso dirige da Bruxelles gli Affari Economici
e Monetari dell'Unione Europea; secondo le anticipazioni, Solbes non risparmia
critiche feroci al suo ex presidente, per il rifiuto di seguire i suoi consigli
e di affrontare la crisi economica all'orizzonte, ai primi segnali di
decelerazione (Zapatero ha negato la crisi per lungo tempo, dovendo affrontare
le elezioni del 2008).
I due libri rischiano di mettere in forte imbarazzo il PSOE, perché ricordano
le sue responsabilità nel disastro economico spagnolo, proprio adesso che i
sondaggi elettorali lo danno in lieve ripresa e capace di affrontare il PP in
una contesa elettorale.