A 33 anni, María de Villota era
diventata per gli spagnoli uno straordinario esempio di donna coraggiosa, in
lotta contro le avversità per realizzare i propri sogni. Con i suoi capelli
biondi cortissimi, il suo sorriso aperto e la benda sull'occhio destro dai
colori adeguati ai suoi outfits, era diventata un volto familiare e sorridente sui media, anche per chi non aveva idea di corse e di Formula 1.
Nel
2012 era stata la prima donna spagnola a sbarcare in Formula 1, era la
test-driver del team russo Marussia; pochi mesi dopo, a luglio, un drammatico incidente ha
spezzato la sua carriera, lasciandola per giorni tra la vita e la morte e senza
un occhio.
Quale donna riuscirebbe ad accettare il proprio volto deturpato dall'assenza di
un occhio? María era riuscita a trasformare questo suo handicap addirittura in
una vanità femminile, scegliendo sempre bende coloratissime, per nascondere la
sua menomazione e indossando da allora un sorriso contagioso.
E, come una novella Alex Zanardi, non aveva smesso di raccontare la sua
carriera spezzata e la sua curiosità per le altre strade che la vita le
presentava. Nei giorni della lunga convalescenza, aveva rafforzato il legame
con Rodrigo García, il fidanzato e allenatore, che non finiva mai di ringraziare. Quest'estate lo aveva
sposato a sorpresa, pubblicando poi su Twitter una foto, per ringraziare i fans
e il pubblico che non avevano smesso di seguirla con affetto.
L'elenco delle sue attività, dopo l'incidente, è impressionante: Ambasciatrice
della Commissione della Donna della FIA, Ambasciatrice contro la Violenza di
Genere, Madrina della Fundación Ana Carolina Díez Mahou.
Nelle interviste manifestava il suo entusiasmo per la vita, sosteneva
l'importanza di scoprire le cose che importano davvero, ricordava l'impegno pe
non farsi travolgere dallo scoraggiamento dopo l'incidente, perché la vita
offre tanti cammini".
Nei prossimi giorni uscirà il libro La vida es un regalo, in cui racconta
quest'ultimo anno dopo l'incidente, il prezzo che ha pagato, la voglia di
vivere che le ha regalato, la scoperta degli affetti importanti, la curiosità
di scoprire nuove occasioni e nuovi impegni.
Una delle prime notizie apparse sui siti web spagnoli, stamattina, è stata la
sua morte, in un albergo di Siviglia. Era nel capoluogo andaluso per
partecipare all'iniziativa Lo que de verdad importa, sospesa al ritrovamento
del suo corpo. Tutto fa pensare che sia morta per cause naturali. Ed è tutta la mattina che si vede la sua zazzeretta bionda, il volto sorridente, illuminato da più rughe di quanti i suoi 33 anni farebbero pensare, e la sua benda dai colori brillanti, blu, nero, rosso. E non ci si può credere. La morte è così sorprendente e lascia un'incredulità così... sorprendente.
La morte ci aveva provato un anno fa e non era riuscita a portarla via; sembra
abbia dovuto sorprenderla nel sonno, per riuscirci. Le manifestazioni di
affetto e le condoglianze alla famiglia si stanno moltiplicando in questa
mattinata triste.