El territorio no es como lo pintan, Il territorio non è come lo dipingono, ha un doppio
significato ed è il titolo di una manifestazione che ha colorato Toribio,
città colombiana del Cauca, una delle regioni più provate dal conflitto con le
FARC. Dal 19 al 26 ottobre, 40 artisti arrivati da ogni parte del mondo, Cile,
Messico, Italia, Germania e Colombia, hanno dipinto 130 murales sulle strade
cittadine, per dire di no alla violenza del conflitto. Hanno colorato le pareti
crivellate degli edifici di questa cittadina di 27mila abitanti, martoriata
dalla guerriglia (si calcola che sia stata presa almeno un centinaio di volte);
persino adesso, con il dialogo di pace in corso a L'Avana, mentre gli artisti
terminavano il loro lavori, si sono ascoltati colpi di arma da fuoco sulle
montagne (i negoziati cubani non prevedono una tregua tra le FARC e le Forze
Armate Colombiane).
Toribio e dintorni contano su 400 murales, che sono una sorta di rifugio
nell'arte dei civili al centro della contesa; per questi ultimi 130 murales, i
cittadini non solo hanno messo a disposizione le pareti delle proprie case, ma
hanno anche partecipato all'iniziativa, offrendo pranzi, regalando colori,
assistendo al lavoro degli artisti. L'idea è trasformare Toribio in un grande
museo a cielo aperto, per dire di no alla guerriglia, per spiegare alla Colombia
e al mondo, che il suo territorio non è come lo dipingono (e come lo
raccontano).
Su eltiempo.com, c'è una bella galleria fotografica, da cui sono state tratte queste immagini.
Su eltiempo.com, c'è una bella galleria fotografica, da cui sono state tratte queste immagini.