I dissennati tagli alla Sanità da parte del Governo, non
fermano i progressi né la ricerca della Medicina made in Spain, in una
collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Dopo Natale
verrà sperimentato su un paziente un vaccino contro l'Alzheimer, già testato
sugli animali. Lo ha annunciato la Fundación ACE (Alzhéimer Centre
Educacional), durante la presentazione di un centro dedicato ai pazienti di
questa malattia, che sarà aperto a gennaio a Barcellona.
Il vaccino, con un nuovo esame del sangue per anticipare i tempi di diagnosi della
malattia, è stato sviluppato dalla casa farmaceutica Arclon Biotech e
permetterà di combattere l'Alzheimer nei suoi stadi iniziali, quando il
cervello non è stato ancora irreversibilmente danneggiato dalla morte dei
neuroni.
Il nuovo centro barcellonese per il trattamento e la ricerca sull'Alzheimer,
realizzato da Grifols e dalla Fundación
ACE del Institut Català de Neurociències Aplicades, intende essere pioniere
nello studio delle malattie neurodegenerative e si propone come un punto di
riferimento internazionale; è stato concepito come uno spazio indipendente,
"per facilitare diagnosi e ricerca". Tra i primi progetti a cui
lavorerà c'è una terapia diretta ai pazienti nella fase medio-lieve della malattia
e che prevede un ricambio plasmatico con l'albumina, con la partecipazione di
365 pazienti in vari ospedali, spagnoli e statunitensi. Con questa terapia si
cercherà di controllare la malattia e impedire il suo avanzamento, in modo da
garantire ai malati una certa autonomia.
In questo spazio, che si trova nell'Avenida Carlos III di Barcellona, i pazienti
verranno seguiti e sottoposti a trattamenti clinici complessi, con procedimenti
che, secondo la direttrice medica della Fundación ACE, sono simili a quelli
della chemioterapia. Per questo si tratta di spazi grandi e confortevoli, che
facciano sentire i pazienti in un ambiente tranquillo e accogliente.
La costruzione di questo centro, è stato spiegato durante la sua presentazione,
è il culmine di dieci anni di collaborazione tra Grifols e la Fundació ACE.
"Per noi l'Alzheimer non è più così
sconosciuto come prima e siamo convinti che possa essere diagnosticato
prima e a prezzi ragionevoli" ha detto Boada, che ha invitato a
"perdere la paura" di dire che si sta perdendo la memoria, in modo
da essere seguiti e aiutati sin dai primi stadi della malattia e ritardare la perdita dell'autonomia.