sabato 7 dicembre 2013

L'Argentina schiera Papa Francesco in Jogo Bendito, lo spot del Mondiale

L'Argentina è grande e davanti agli spot con cui accompagna i mondiali e la sua passione per il calcio, bisogna inchinarsi ammirati (e molto divertiti).
L'ultimo lo ha appena lanciato TyC Sports, uno dei canali televisivi più importanti del Paese. Ha preceduto di poco il sorteggio per la composizione dei gironi di Brasile 2014 e, in fondo, ha portato anche fortuna all'Albiceleste, perché di tutte le nazionali campioni del mondo ha il girone più equilibrato.
Lo spot si intitola Jogo Bendito e mette in mezzo l'argentino più famoso del mondo, Jorge Mario Bergoglio, il papa più futbolero che si possa ricordare (del resto, è argentino!), utilizzando una parte del suo discorso alla Giornata della Gioventù di Rio de Janeiro. Il Papa parla della chiamata di Dio e si vede Leo Messi che chiama a raccolta l'Albiceleste; il Papa chiede di ricordare tre immagini di Fede e si vede Maradona che bacia la Coppa del Mondo del 1986; il Papa invita a non temere ed elogia i carioca, che sanno ricevere bene, e si vede l'Argentina che segna un gol al Brasile; il Papa esorta a non fidarsi dei falsi cristiani e si vede un sorridente Cristiano Ronaldo, uno che dici Cristiano e ci sia qualcuno al mondo che crede che stai parlando di qualcun altro.
E' uno spot pirotecnico, per quanto sa giocare tra discorso cristiano del Papa e immagini della passione calcistica argentina, tra l'eterna rivalità di Brasile e Argentina e il grande successo di un Papa argentino nel tempo della brasilianità, Rio de Janeiro, promessa di un nuovo Maracanazo, firmato stavolta dall'altro lato del Rio de la Plata. Ed è grande anche il finale: Se un argentino ha ottenuto questo in Brasile, immaginati 23.
L'Argentina è una delle nazionali che amo di più, è la squadra per cui tifo quando cade l'Italia, e al vedere spot come questi, verrebbe da augurarle di farcela, di vincere finalmente il tricampeonato, però stavolta, con quel Maracanazo lì, che vuol dire leggenda e immortalità, perché non potrebbe ottenerlo una squadra europea? Una che pareggerebbe così i numeri con il Brasile ed entrerebbe davvero nella storia del calcio, perché nessuna europea ha mai espugnato l'America. Sorry, Argentina, stavolta no.