martedì 17 dicembre 2013

Va all'estero, ma non diventare straniero. Lo spot furbo di Campofrio incendia le reti sociali spagnole

Arriva Natale e gli spot più attesi sono quelli di Freixenet, il cava catalano che da tempo ha rinunciato alle celebrities hollywoodiane, vista la crisi, e Campofrio, uno dei marchi di salumi più famosi di Spagna. Da un paio d'anni quest'ultimo usa la crisi economica per difendere i valori solidi della Spagna e l'orgoglio di essere spagnoli, nonostante tutto.
Quest'anno la protagonista dello spot è l'attrice Chus Lampreave, che ascolta per l'ennesima volta in televisione che la Spagna è un Paese inaffidabile e che è meglio andarsene o diventare stranieri. Così, scesa in strada, trova tutta una serie di spagnoli molto noti, impegnatissimi a diventare stranieri, in una sorta di mercatino delle varie nazionalità. La stessa Chus prima pensa di diventare giamaicana, poi, per strada, considera che la Spagna è un Paese che si trova nelle parti più basse di qualunque ranking mondiale e pensa a quanto sarebbe bello essere parte del G-8, per cui decide di diventare svedese (la Svezia non fa parte del G-8, ma il messaggio ci arriva lo stesso, ok).
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, però. Ad esempio, chi decide di diventare inglese deve imparare a mantenere le distanze, non può più parlare a voce alta, non può più abbracciare gli amici. Insomma, essere inglesi sarà essere tanto chic, ma vuoi mettere il calore latino e mediterraneo, per cui niente Regno Unito. C'è la proposta della Germania, allora, ma notoriamente i tedeschi mancano di senso dell'umorismo e non è che siano così simpatici e accoglienti come gli spagnoli (uhmm!), oltretutto all'ora in cui in Spagna si pensa di iniziare a cenare sono già a letto.
Cambiare Paese non è così facile, come notano la cantante Rosario Flores, il giornalista Javier Sardà, il comico Enrique San Francisco, gli attori Gabino Diego e Verónica Forqué, raggiungendo l'amica Chus, dopo aver invano tentato di diventare stranieri. "Puoi andare all'estero, ma non puoi diventare straniero, rinunciare a questo modo di essere così spagnolo, che fa sempre parte di te" dice Chus, mentre dal computer le fa eco Pau Gasol, uno degli emigranti più famosi di Spagna: "Sia di dove sia, ti trovi dove ti trovi".
Va' all'estero per trovare un futuro migliore, ma non dimenticare chi sei e da dove provieni e continua a mangiare Campofrio, pare il messaggio dello spot.
Un messaggio che ha incendiato le reti sociali, risvegliando l'orgoglio patriottico di chi è rimasto in Spagna e suscitando la rabbia di chi ha dovuto lasciare il proprio Paese in cerca di un futuro migliore e sente lo spot, firmato da Iciar Bollain, come un'accusa di tradimento, una vera e propria mancanza di rispetto (è tutto il pomeriggio che Campofrio è TT di Twitter).
Forse è la sensibilità di chi non ha scelto di lasciare la Spagna, ma è stato costretto a farlo dall'assenza di prospettive, però in questo spot natalizio si vede soprattutto molto sentimentalismo e molto orgoglio, molta autocompiacimento di marchio indubbiamente spagnolo e molta furberia, che al limite ricorda la penna da cucinare messa in tasca a papà, nei primi spot di Dove c'è Barilla c'è casa